Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

Table of figures

< >
< >
page |< < of 119 > >|
    <archimedes>
      <text>
        <body>
          <chap>
            <p type="main">
              <s>
                <pb xlink:href="021/01/115.jpg" pagenum="96"/>
                <emph type="italics"/>
              prouedimento nel modo che fanno i Signori Vinitiani nell'acque
                <lb/>
              della Brenta, del Brentone, & del Bacchiglione; le quali la state
                <lb/>
              per certi giorni della ſettimana ſi laſciano alla nauigatione, per
                <lb/>
              certi altri ſi diuertiſcono all'uſo dell'agricoltura. </s>
              <s>& in queſto mo­
                <lb/>
              do partendo l'utile, & il danno in ambiduoi quelli uſi, ſi ſeruono
                <lb/>
              dell'acque molto prudentemente per l'uno, & per l'altro biſogno.
                <emph.end type="italics"/>
              </s>
            </p>
            <p type="main">
              <s>
                <emph type="italics"/>
              Ha incominciato a lauorare queſta machina ſopra il terreno de
                <lb/>
              la Mezana de i Signori Caſali, lontano circa tre miglia da Pia­
                <lb/>
              cenza, a beneficio del molto Magnifico Sig. Giouan Gaſparo mio
                <lb/>
              amiciſſimo: oue ſi uede in proua reale, & in effetto di chiara eſpe­
                <lb/>
              rienza la quantità dell'acqua, l'altezza, la facilità del moto, &
                <lb/>
              tutte l'altre poſitioni affermate di ſopra, & che ricercano la cer­
                <lb/>
              tezza della cognitione de ſenſi. </s>
              <s>Ma è hormai forſe tempo, che
                <lb/>
              laſciando la ſua parte al commune giudicio de gli huomini, laſci
                <lb/>
              anco aſſai opportunamente alcune altre particolarità, che oltra
                <lb/>
              alle gia dette ſi potrebono (ſenza dir pero coſa ſouerchia, come mi
                <lb/>
              ſono sforzato di oſſeruare ſino a queſto termine) commodamente
                <lb/>
              diuiſare: & coſi ponga fine a queſti, s'io non m'inganno, non del
                <lb/>
              tutto inutili ragionamenti. </s>
              <s>Io lo farò dunque ſubito che
                <expan abbr="">com</expan>
              pochiſ­
                <lb/>
              ſime parole haurò moſtrato, che con l'eſperienza della Chiocciola
                <lb/>
              ſi riſponderà per auentura ad alcuni nel modo, che come dice Ari­
                <lb/>
              ſtotele nella ſua Politica, gia riſpoſe Talete Mileſio ad altri di ſi­
                <lb/>
              mile natura. </s>
              <s>A queſto gran filoſofo fu rimprouerato da uno di co­
                <lb/>
              ſtoro, li quali non adorano, & non conoſcono altro, che l'oro; che
                <lb/>
              egli ſcioccamente ſeguiua gli studi di filoſofia, poſcia che non ar­
                <lb/>
              reccauano guadagno alcuno; anzi erano cagione, che egli gettaſſe
                <lb/>
              i danari, che per altra uia lui ueniuano in mano: onde non haueua
                <lb/>
              mai accreſciute le ſoſtanze de'beni della fortuna, & ſempre era re
                <lb/>
              ſtato pouero. </s>
              <s>Riſe Talete del uano giudicio di quel huomo uolga­
                <lb/>
              re. </s>
              <s>& hauendo preuiſto da'ſegni naturali col mezo della filoſofia,
                <lb/>
              che a quello allhora preſente anno, nel quale era stato grandiſſima
                <lb/>
              abondanza d'oglio, ne doueua ſeguire; perche ſarebbono diuenuti
                <lb/>
              sterili gli uliui, una grandiſſima careſtia; raccolſe con l'aiuto de
                <lb/>
              gli amici quanta maggior ſomma di danari egli puote, co'quali
                <lb/>
              comperò, & inarrò quaſi tutto l'oglio di Chio, & di Mileto. </s>
              <s>Eſ­
                <lb/>
              ſendo poi uenuto il tempo della preconoſciuta careſtia, & uenduto
                <lb/>
              l'oglio da lui per tutto il maggior prezzo, che egli haueua uoluto,
                <emph.end type="italics"/>
              </s>
            </p>
          </chap>
        </body>
      </text>
    </archimedes>