Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

Table of figures

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              ſi ſoglia ordinariamente da ognuno, haurebbe oprato almeno per
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              la forza d'altri diece. </s>
              <s>tutto l'inganno fu nella piegatura: di cui ſi
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              poſſono dare due certiſſime regole: vna quando ſi conſidera la for­
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              za in un raggio ſolo; & è che tanto ſempre acquiſta di forza il
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              uette, quanto l'eſtremità di lui, in cui è il motore od animato, od
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              innanimato, s'allontana dal centro: non hauendo riguardo a tutte
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              le parti, ancor che fuſſero o piu rimote, o piu propinque. </s>
              <s>l'altra,
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              quando ſi conſidera la forza in duoi raggi; & è che la piegatura
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              dell'uno non nuoce alla forza dell'altro, ſe nó quanto l'eſtremitati ſi
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              ritrouano rimote dal punto ſopra cui ſi moue la statera. </s>
              <s>& con
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              queſta ſeconda ſi portano molte commodità a'motori, per alzare
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              piu alto ſenza diſcómodarſi, che nó ſi farebbe con la statera retta,
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              & per mouere diuerſe coſe, & diuerſamente con un moto ſolo.
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              <s>Delle quali, perche hora non fanno al propoſito della Chiocciola no
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              ſtra, non è bene, che ſe ne dica altro. </s>
              <s>Vno eccellente Architetto
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              Napoletano, che ſi chiamaua il Gaietta, penſò di fuggire il gran­
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              chio di Michel'angelo, & inciampò in un'altro di gran lunga peg­
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              giore. </s>
              <s>Formò il uette in ſimil figura.
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              Ciudicando con queſto riuolgimento di raddoppiare la lena: per­
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              che il raggio non s'appreſſaua al centro per uia diametrale. </s>
              <s>Ma il
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              Filandro nell' Academia di Roma, allhora che a perſuaſione di
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