Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              riuolgere. </s>
              <s>Sono poi anco stati alcuni lettterati, che non facendo­
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              ne eſperienza alcuna, n'hanno uoluto rintracciare la ragione, &
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              hanno finalmente detto, che la piegatura rende piu lunga linea in
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              minore diametro, & che tutta la lunghezza della linea coſi cur­
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              ua, ha forza come ſe fuſſe retta, & diſteſa: reſtando con tutto cio
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              il giro d'aſſai minore diametro, & di commódita ineſtimabile al
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              motore: percioche ſi potrà fare una cigognola d'un mezo cerchio
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              intiero, il quale haurà circonferenza d'un braccio, & mezo; &
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              il diametro non ſarà pero piu che circa un braccio. </s>
              <s>onde il motore
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              che non potrebbe fare circuito di tre braccia di diametro, ſe il uet­
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              te fuſſe diſteſo, ne ſarà uno di due aſſai commodamente, ſaluando
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              la forza del moto per la piegatura, come ſe lo faceſſe di tre. </s>
              <s>È ben
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              uero che affermano, che nelle statere, oue il peſo naturale opera,
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              inchinando uerſo il centro del mondo, cio non ſarebbe di molto gio
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              uamento; & che in quel caſo ſia bene ſeguire la ragione della lun­
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              ghezza del diametro; non hauendo riguardo alla piegatura. </s>
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              oue la forza ſola animata non ſi propone altro centro, che il punto
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              oppoſto diametralmente al luogo in cui ella ſi ritroua, in tal caſo le
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              piegature ſono d'utilità ineſtimabile: percioche dicono, che la cur­
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              uità ſempre allontana la ſucceſſione del moto dal centro ſopra cui ſi
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              moue il peſo. </s>
              <s>Ilche ſi conoſce chiaramente, ſecondo coſtoro, nelle
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              ruote, la circonferenza delle quali è ſoſtenuta dalle fuſa; poſcia che
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              hanno aſſai piu forza, che non porta il raggio della statera, & la
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              impulſione dell'aere. </s>
              <s>Dalle quali ragioni stimo io, che ſieno state
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              accettate cómunemente da ognuno tante uarie pieghe fatte in ogni
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              ſorte d'iſtromenti del moto, con tanta ſicurezza, che molti hanno
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              hauuto a dire, che con queſta ſola uia ſi puo aumentare la forza,
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              rimouendo la tardità: in modo che ſe ſi ſeguiſſero li precetti d'Ar­
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              chimède nel ſuo libro delle linee ſpiritali, in fare le cigognole, ne
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              ſeguiriano effetti marauiglioſi: percioche potendoſi fare i giri pic­
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              cioli, non oſtante, che le statere ſieno fatte piu lunghe, & piu ga­
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              gliarde; chi dubiterà, che non debba reſtare l'iſteſſa uelocità nel
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              peſo con l'aumento della forza? </s>
              <s>Ma tutte queſte imaginationi ſi
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              prouano con l'eſperienza, & con altra piu ſoda ragione eſſere sta­
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              te mal conſiderate: imperoche moltiſſime eſperienze, che io con
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              graue ſpeſa ho fatte non poche fiate, hanno moſtrato, che quanto
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              alla forza ordinaria le cigognole ſieno rette, o curue cadono in un
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