Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              A. </s>
              <s>Chiocciola di tredici braccia di lunghezza.
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              </s>
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              <s>
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              B. </s>
              <s>Ruota per ageuolare il moto fiſſa nella Chiocciola.
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              <s>
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              C. </s>
              <s>Eleuatione dëlla Chiocciola di ſette braccia, & mezo.
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              Imperoche la statera di queſta ruota in ogni parte di lei ha l'equi
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              librio, & non ſi mouendo mai fuora dell'iſteſſo luogo, col
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              dell'aere fatto dalla grauezza ſua, da cui naſce il giro, gioue­
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              rebbe aſſai al moto. </s>
              <s>ilche di maniera ſi uede per
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              in mol­
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              ti iſtromenti, che afferma l' Agricola queſte ruote in Alemagna
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              ſopperire per la metà della forza del motore: percioche oue biſo­
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              gnano duoi huomini ſenza la ruota, non ne ſogliono adoperare ſe
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              non uno quando quella ui ſia. </s>
              <s>Ma io non ho uoluto aggiungerui
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              queſta ruota prima, perche l'huomo baſta aſſai da ſe steſſo ſenza
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              altro aiuto; poi perche in ogni caſo mi piace, che queſto iſtromento
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              ſia ageuole in maneggiarſi, in porſi al ſito dell'opra ſua, & in tra­
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              ſportarſi ſenza impedimento, & fatica da luogo a luogo, ſecondo
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              l'occaſione. </s>
              <s>l'ho bene aggiunta nel fuſo del timpano dentato dell'
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              organo del cauallo; perche quello ſi ſuppone che debba eſſere sta­
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              bile, & ben cuſtodito.
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              Quanto alla ſeconda, ſcriue il Ceſarieſe, & ſi puo comprende­
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              re da'ſegni laſciati, che gia molti anni il Po, poi che haueua laſcia­
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              to Portalbera, luogo uicino ad Arena di Beccaria, ſi partiua in
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              tre rami; il deſtro de'quali uenendo in giu correua lungo alla col­
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              lina di Sarmedo, ſempre ſecondandola ſino a Piacenza, oue è ho­
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              ra il Poggio de'Ratti, il Pizzo di San Siſto, & tutti gli altri luo­
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              ghi rileuati, che allhora erano ripe. </s>
              <s>il ſecondo paſſaua quaſi a
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              canto al colle di San Colombano, dello Spedaletto, della Somaglia
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              del Corno, & di tutta quella coſta, che ancora ſi uede di là dal Po.
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              <s>il terzo ſcendeua nel mezo di queſti duoi, quaſi nel ſito oue corre
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              hora. </s>
              <s>Da queſta diuiſione ne naſceuano tre graui danni: uno, che
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              eſſendo partite l'acque, nel tempo, ch'elle ſono baſſe, il fiume non
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              era nauigabile per li Burchi groſſi del ſale, et dell'altre mercantie:
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              onde tutte le ſome, che ueniuano da Ferrara, da Venetia, & da gli
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              altri paeſi bàſſi, ſi ſcaricauano alla Somaglia, coſi detta da queſte
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              ſome, & compiuano il reſto del uiaggio per terra. </s>
              <s>l'altro danno
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              era, che nel tempo delle piene de fiume, non eſſendo ne culto, ne
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