Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

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L’uso degli angoli nel disegno
Cap. 22
Trovandosi l’uso degli angoli principalmente nella Geometria, sì come abastanza da Euclide in diversi luoghi del suo volume degli “Elementi” e come in parte è stato accennato da noi nel cap. 21 di questo lib. ed essendo la scienza pratica del disegno subalternata alla Geometria; perciò che si serve di ponti, di linee, di superficie e di corpi, come sensibili e materiali e tutte cose che si dichiarano e si provano nella Geometria, come in scienza superiore; in essa anchora apparirà manifestamente l’uso degli angoli. Che ciò sia vero rimirinsi le posture, le movenze e varij aspetti delle figure di ciascuno animale, l’elevaioni delle piante sopra ‘l piano e delle cose inanimate, e vedremo chiarissimamente l’uso degli angoli. Perciò che la figura dell’huomo posta in piedi sopra ‘l piano forma la perpendicolare, la quale, cadendo su piano forma angoli retti, e secondo che si muove varia l’angolo, ed in se stessa piegandosi moltiplica gli angoli. Onde segue che per disegnar tal figura nel piano sia di bisogno formar solamente prima una perpendicolare e sopra essa poi disegnar la figura od almeno primieramente immaginarvela, la qual linea necessariamente farà gli angoli retti, sì come è manifesto per la decima def. del primo di Euclide. Ma avanti che si venga all’intera dichiaratione di quest’uso è necessario mostrar tutte le specie degli angoli che appartengono alla scienza, ed alla pratica del Disegno. Tre sono le ragioni degli angoli, delle quali si serve il disegno, ciò sono rettilinei, curvilinei, misti.
I rettilinei non si adoperano se non con le linee inter
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ne le quali son rette.
E questi sono o retti o ottusi od acuti, i quali si veggano secondo la varia positione e secondo la diversa movenza della figura.
I curvilinei si adoperano in fra le parti e fra ‘congiognimenti delle membra e de’ muscoli delle figure. E questi o sono nelle parti concave al più o si trovano nelle convesse.
Finalmente gli angoli misti saranno que’ ch’im parte son formati da linee rette e in parte da linee curve, e si trovano altresì ne’ luoghi concavi e ne’ convessi delle membra.
Dopo la consideration degli angoli è necessario considerar tre stati secondo quali si possan trovar le figure degli animali e specialmente dell’huomo: o come ferma e quieta, overo come movente se stessa: come ferma e quieta, sarà o posta in ginocchioni o ‘n piedi o sedente: come movente se stessa, cioè o correndo o saltando o camminando o muovendo braccia, mani, o piedi.
Si è detto avanti doversi stabilire una linea retta interna e occulta che cada perpendicolarmente sopra la linea del piano e ‘n torno ad essa disegnarsi qualunque figura in piedi. Col mezzo di questa linea la figura posta in piedi farà due angoli retti sopra ‘l piano; né senza quest’uso di tali angoli si può regolarmente disegnar una figura, non possendosi disegnar senza la linea perpendicolare che si parta dal mezzo della fontanella della gola e passando pel mezzo del collo del piede ferisca ‘l piano ad angoli retti. Come si vede nella presente figura, dove la linea AB. è ‘l piano e la CD.

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