1ed uguali e
proportionate quindi si può ritrarre che son linee curve; si perché sopra
esse si possan formare angoli uguali per la def. aggionta dal Commandino nel
3° di Euclide.
Si disse che questo riducimento del cerchio all’angolo non è perfetto,
riserbandosi la ragione a questo luogo.
Si ritragga dunque la ragione dalla pratica e dalla teorica di questo
problema.
Che ‘l congiognimento de’ cerchij non è tanto esatto che tolga l’angolo
rimanente in fra’ segamenti che si fanno da essi scambievolmente: nella
linea, che gli congiogne è talmente diritta e piana, che non habbia qualche
incurvamento per natura sua, benchè sia incognoscibile.
O vero diciamo intendersi il cerchio tutto angolo; perciò che l’angolo è più
vicino a diventar cerchio, che a farsi linea retta; come si vede nelle
figure di molti lati; che quanto più, che quanto più vi si moltiplicano i
lati e gli angoli, tanto più l’angolo si spiana, e finalmente diventa tutto
cerchio.
E queste son tutte le maniere con le quali per me s’è possuto sostentare che
‘l cerchio sia tutto angolo.
Cap. 10
Nell’Universo non si trova cosa che sia indarno come si ritrahe dal Filosofo.
Però se l’angolo è cosa reale overo intelligibile, bisogna vedere qual fine
habbia.
Primieramente per ispedirmi più tosto che sia possibile dirò che sì come ‘l
cerchio è stato truovato specialmente pel movimento locale circolare (onde
avviene che ‘l Cielo sia inclinevole al giramento e la sua inclinatione sia
detta da’ Filosofi principio passivo interno e quasi natura) così la figura
angolare per la quiete e col mezzo di essa l’angolo anchora; perciochè gli
angoli impediscono ‘l movimento continuo; che
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(sì come dice Pietro da Medina nel 3° cap. del primo lib. dell’Arte del navigare) la propria operatione del Cielo è muoversi continuamente e circolarmente e perciò conviene che habbia la figura accomodata a tal movimento e questa si è la figura ritonda perciochè è privata d’angoli, che sono impedimento al muoversi. Oltre acciò non si possano costituir le quattro quarte del Mondo senza gli angoli perciochè o prendansi da’ quattro venti, in quanto son cagionati da quattro Pianeti secondo gli Astrologi, cioè da Giove, dal Sole, da Marte e dalla Luna. Onde son detti dalla Luna occidentali da Marte meridionali, dal Sole orientali e da Giove settentrionali: overo si prendano da’ quattro triplicità del Zodiaco, come dall’Ariete, dal Leone, dal Sagittario, tutti di qualità calda e secca, e Segni orientali onde vengono i venti orientali: o dal Toro, dalla Vergine, e dal Capricorno, tutti di qualità fredda e secca e meridionali; onde nascono i venti australi: o da Gemelli, dalla Libbra e dall’Aquario, tutti di qualità calda e humida e occidentali; onde procedono i venti occidentali di maniera che queste son quattro triplicità di Segni, appellate ignea, terrea, aerea, aquea, le quali costituiscono quattro venti, che danno nome a quattro parti e a quattro angoli del Mondo; perciochè come dice l’istesso autore nel 5° cap. la tondezza della terra ha quattro parti, angoli e regioni principali non solamente avvertite da’ Filosofi e dagli Astrologi, ma ancho dalla Sagra Scrittura, come appo San Luca nel 14° cap. e appresso David nel Salmo 106. E queste si nominano e conoscano pe’ quattro venti cardinali, ciò sono Levante, Ponente, Tramontana, Mezzodì. Da’ quali tirate
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(sì come dice Pietro da Medina nel 3° cap. del primo lib. dell’Arte del navigare) la propria operatione del Cielo è muoversi continuamente e circolarmente e perciò conviene che habbia la figura accomodata a tal movimento e questa si è la figura ritonda perciochè è privata d’angoli, che sono impedimento al muoversi. Oltre acciò non si possano costituir le quattro quarte del Mondo senza gli angoli perciochè o prendansi da’ quattro venti, in quanto son cagionati da quattro Pianeti secondo gli Astrologi, cioè da Giove, dal Sole, da Marte e dalla Luna. Onde son detti dalla Luna occidentali da Marte meridionali, dal Sole orientali e da Giove settentrionali: overo si prendano da’ quattro triplicità del Zodiaco, come dall’Ariete, dal Leone, dal Sagittario, tutti di qualità calda e secca, e Segni orientali onde vengono i venti orientali: o dal Toro, dalla Vergine, e dal Capricorno, tutti di qualità fredda e secca e meridionali; onde nascono i venti australi: o da Gemelli, dalla Libbra e dall’Aquario, tutti di qualità calda e humida e occidentali; onde procedono i venti occidentali di maniera che queste son quattro triplicità di Segni, appellate ignea, terrea, aerea, aquea, le quali costituiscono quattro venti, che danno nome a quattro parti e a quattro angoli del Mondo; perciochè come dice l’istesso autore nel 5° cap. la tondezza della terra ha quattro parti, angoli e regioni principali non solamente avvertite da’ Filosofi e dagli Astrologi, ma ancho dalla Sagra Scrittura, come appo San Luca nel 14° cap. e appresso David nel Salmo 106. E queste si nominano e conoscano pe’ quattro venti cardinali, ciò sono Levante, Ponente, Tramontana, Mezzodì. Da’ quali tirate