Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

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1tale dee esser nella sponda del campo come B. ed A. E questa maniera di tagliare ‘l terreno non a piombo ne’ cavamenti delle fosse si dice tagliare a scarpa e a sperone, o vero a barbacane ed è assai in uso nella fortificatione poiché non si potrebbero tenere intere le sponde de’ fossi delle fortezze se no’ si tagliassero a scarpa, ‘bastioni, ‘terrapieni potrebbero già mai mantenersi in piedi se non fussero fatti a scarpa. Ma per tornare al compartimento de’ campi non si dee tralassar che in essi si comprendano i compartimenti degli horti e de’ giardini i quali si fanno per commodità di seminar diverse specie di semi e di piantar varie ragion di piante e d’arboli e ordinare la distribution delle parti di qualunque superficie di terreno con misura, con ordine, con accozzamento di più varie figure angolari, per haver in uno stesso tempo congionta con la commodità, la vaghezza e l’ornamento che risulta dalla varietà delle figure e dalla distintione e diversità dell’herbe e de’ fiori e dal numero dell’accoppiamento, dalla corrispondenza e dalla proportione e dal collegamento del tutto insieme con le parti e delle parti in fra loro. Serve oltre acciò l’uso degli angoli nell’accommodar le steccate, dette altramente scotatoie, ne’ letti de’ fiumi per riparar i campi dal corso dell’acque tenendole lontane; perciochè debbono collocarsi in maniera appresso le rive de’ fiumi, che con la linea retta loro facciano due angoli, cioè l’esterno ottuso e l’interno acuto; avvertendo sempre di opporre al corso dell’acque l’angolo ottuso, il quale essendo contenuto da una linea inclinante verso la parte opposta al corso del fiume e declinante dalla parte onde viene ‘l corso, ed essendo l’angolo ottuso per sua natura non atto a ritenere per la sua larghezza ‘l cagion dello sfuggimento dell’acque; che se li si opponesse l’angolo acuto non
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si
cagionarebbe lo sfuggimento, ansi perché per sua natura doverebbe dar ricetto all’acque ristregnendosi dentro le sue linee con poco intervallo non essendo impedito dalla debilezza della materia, non fa resistenza alcuna all’impeto dell’acque e pertanto non le ritiene ma tosto cede alla forza loro lassandosi disfare in tutto.
Che la linea inclinata la quale forma l’angolo acuto rende il riparo indabile al resistere al corso ed all’impeto de’ fiumi. Nella maniera e per la ragion medesima si fanno i pilastri de’ ponti dalla parte che è contro al corso del fiume, che gli si fanno alcuni contra forti, o denti i quali co’ pilastri fanno angoli ottusi per cagionar lo sfuggimento dell’acqua da ogni banda, ma vi si forma ancho un angolo acuto in faccia il quale stando incontra al corso dell’acque divide la forza loro, dividendo ancho l’onde. Dalla qual cosa si rende sicura e stabile qualunque fabbrica di ponti fatta nell’acque de’ fiumi. Il che si renderà più chiaro con l’esempio sensato //

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