Gallaccini, Teofilo, Perigonia, o vero degli angoli, ca. 1590-1598

List of thumbnails

< >
81
81
82
82
83
83
84
84
85
85
86
86
87
87
88
88
< >
page |< < of 88 > >|
1cappolle o talloni;altresì è due teste, ma compresa tutta la longhezza del piede è tre teste e considerata l’altezza di tutto ‘l piede, cioè dalla pianta al mezzo delle cappolle è due teste e mezzo. Ma perché l’huomo, come perfettissimo di tutti gli animali, è misura di tutti, sì come si ritrahe da Vitruvio e come si confermarebbe da’ Filosofi, che vogliono che in ogni università cose, se ne ritrovi una, la quale essendo perfettissima sia misura di tutte l’altre, pertanto non è maraviglia che dalle regole della sua figura, che consistono nell’uso degli angoli, si possino ritrarre le regole da formare le figure degli altri animali, servendosi altresì degli angoli, come nel disegnar le figure humane secondo varie positure, e secondo diverse movenze. Le quali, da qualunque giuditiosissimo disegnatore osservase potranno esser cagione del ritrovamento de’ lineamenti e degli angoli, sopra quali, con agevolezza e con giustissima regola ciascuno potrà disegnar qualsivoglia figura d’animale. Onde non prenderemo cura di mostarne essempio alcuno, rimettendoci in tutto alla diligenza di quantunque ingegnoso ed eccellente disegnatore.
Dell’uso degli angoli nell’arti fabrili
Cap. 23
Perciochè le cose che nell’uso humano sono più frequenti, sono molto meno osservate e conosciute; onde bene spesso si vede che l’huomo non osserva né avvertisce le cose che seco accompagnate sono e sue proprie e che non solamente nel corpo ma nell’animo anchora si truovano per la qual cosa ne segue una ignoranza delle cose a lui più fami
//
liari; pertanto la ragione, la natura, e la cagion della forza e proprietà di molti stromenti communissimamente adoprati nell’arti fabrili è al tutto ignota, non per altra cagione se non perché nella frequenza dell’uso si nasconde il difetto dell’osservanza e della consideratione della proprietà e delle forze loro e quindi sorge l’ignoranza dell’origine delle loro operationi e della dipendenza e dell’utilità che prendono dalle Matematiche e specialmente dalla Geometria.
Per levare adunque la detta ignoranza, formeremo alcune considerationi sopra alquanti stromenti dell’arti fabrili e ne trarremo la cognition dell’utilità, che ricevono dalla Geometria, cioè dall’uso degli angoli. Perciochè gli stromenti fabrili, o tagliano o forano o segano o incidono o radono o limano o pianano o puliscono o rompono o premono o spengano o cacciano o scagliano o scalzano ne possono mandare ad effetto dette operationi se non col mezzo degli angoli acuti, o retti, o misti. Oltre acciò gli angoli servono ancho per collegamento e così serve l’angolo retto. I quali stromenti apparte si consideraranno, riguardando minutamente qualunque sia di loro. E quindi vedremo di quanta utilità sia la Geometria verso l’arti fabrili: che chi negasse tale utilità levarebbe uno degli usi principali delle matematiche. Ma avanti che esaminiamo tutti gli stromenti dell’arti fabrili bisogna notare che mentre ragioniamo degli angoli si debba intendere degli angoli solidi, non de’ piani perciochè tali stromenti son corpi solidi ma irregolari. Gli stromenti che servono per tagliare o si adattano a tagliar la pietra o ‘l legno; que’ che servono a tagliare il legno son questi: l’accetta, l’ascia, lo scarpello, la pialla e ‘l coltello. Il coltello o con due manichi che si chiama coltello a petto o con un manico, che oltre al tagliare il legno serve ancho a diversi usi e a varie arte. La pialla non è differente se non secondo

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index