Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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52 XLIV
53 XLV
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55 XLVII
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59 LI
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44XXXVI quelle Caraffe che laſcianſi raffreddare
ſopra la fornace.
Queſta diligenza non
avvertita fu la cauſa per la quale il Sig.
Laghi facene anch’eſſo arrotare una, la
quale non ſolamente non iſcoppiò, ma
ſofferſe l’azione ſino a tanto che le ſi
fu intieramente logorato il fondo, e che
la ruota arrivò a paſſare nella inter-
na capacità.
Le Caraffe adunque così
nell’ arrotarle riſcaldate come ſopra ho
detto, perderanno l’ attività di ſcoppia-
re all’ eſſere internamente sfregiate;
ma
ſe mai non la perdeſſero del tutto, il
che ſarà nel caſo che il riſcaldamento
non ſia ſtato notabile, quella che loro
reſta ſarà così debole, che appena potrà
riconoſcerſi.
In fatti la Caraffa fatta ar-
rotare dal Sig.
Laghi reſiſtette a varie
percoſſe, alle quali certo le altre non
avrebbero reſiſtito, ed io che colle ma-
ni mie la ruppi, ricordomi ancora

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