Bianconi, Giovanni Lodovico
,
Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei
,
1746
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farle al fondo acciocchè fi rompa, ſta-
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rà nella inverſa della loro differente na-
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turale durezza. </
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preserve
">Da queſto adunque ne
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viene, che l’ atto della caduta ſopra
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lb
/>
del quale hanno fatto tante diligenze e
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lb
/>
meditazioni tutti quelli che finora hanno
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lb
/>
parlato di queſto fenomeno, può dirſi
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lb
/>
che ſia inutile e che non influiſca nella
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lb
/>
rottura del vetro, ſe non per quel pic-
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/>
coliſſimo momento che comunica al cor-
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lb
/>
picciuolo, per cagione dell’ affrettarſi che
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lb
/>
fanno i gravi nel cadere.</
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">Io credo d’ aver già ſvelato tutto l’
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lb
/>
arcano e di avere in mano il filo di Ari-
<
lb
/>
anna che ſicuramente diſtinguerà le fal-
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lb
/>
ſe dalle vere ſtrade, onde poterſi inter-
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lb
/>
nare in queſto fiſico laberinto; </
s
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<
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echoid-s91
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preserve
">e ſe lo-
<
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/>
devole è ſempre la verità, io potrò di-
<
lb
/>
re che fui uno dei primi, il quale pen-
<
lb
/>
ſando a queſto intrigatiſſimo eſperimen-
<
lb
/>
to, ſoſpettai eſſerci neceſſario lo </
s
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