Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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11622DIALOGO per eſſer vn pezzo ſtata ſenza vino, e vorrà ſerrar queſte,
ottenirà ciò tenendola per lungo tempo riempita d’acqua
fredda, infondendone ſempre quanta n’vſciſſe;
perche li
minimi dell’acqua penetreranno à poco à poco nelli pori
del legno, &
ingroſſando, e dilatando le Doghe, che la
compongono, &
in conſeguenza accoſtando più l’vna all’-
altra, alla fine chiuderanno tutte quelle fiſſure, e buccolini.
Ma ſe li farà vn brombo, cioè li caccierà dentro dell’acqua
ben bene calda, anco non in molta quantità, e l’otturerà
ben bene, ottenirà il ſuo intento in tempo aſſai minore, e
con molto minor fatica.
Perche li minimi dell’acqua dal
fuoco coſtituiti in moto, e fatti più tenui cõ la ſeparatione,
più prontamente ſe cacciano in quelli pori, e fanno l’ef-
fetto, che ſi pretende.
_Ofr_. Io l’inuerno mi lauo le mani con l’acqua calda. Chi non
è filoſofo, come ſon’io, dice queſto eſſer effetto di poltrone-
ria, e miſeria.
Ma queſti non l’intende. L’acqua calda è
più atta à nettare dal ſuccidume, che la fredda.
Perche li mi
nimi di quella ſono per le cauſe ſopradette più pronti a
cacciarſi nelli pori della carne, &
inſinuarſi nel ſuccidume;
e coſi renderlo più trattabile, e maneggeuole, che li mini-
mi di queſta;
onde poi con la confricatione delle mani ſi le-
ua via faciliſſimamente.
_Mat_. V. S. dice beniſsimo. Ma troppo habbiamo digredito, nè
però ſin’ad hora habbiamo totalmente eſpoſta la noſtra
mente circa le cauſe delli Fenomeni ſopra narrati del Sig
Sinclaro;
cioè perche purgato il mercurio per mezzo d’vn
filo di ferro cacciato ben bene entro la fiſtola, dall’ aria in
eſſo rachiu ſa, queſti ſaliſca più alto, che quando non ſi vſa
queſta diligenza;
e perche quando ſi ſcuote il mercurio
della canna diſcendendo dal monte, ò calandolo da alto
ò in altro modo, diſcenda più che non fà ordinariamente
Di ambidue queſti effetti credo che ſia cagione in parte l’
vſcita delli efluui, mà però diuerſamente.
Queſto è certiſ
ſimo, che quando riempita la fiſtola di mercurio ſi procura
il voto, cioè ſi fa diſcendere ſino alli diti 29.
altezza con
ſueta, ſaliſce ſopra l’eſtremità del mercurio l’aria della qua
le per auuentura egli è pregno, &
altri aliti inuiſibili.

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