Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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11925TERZO. cura il voto leuandone l’aria) vn vaſetto d’acqua, ſecondo
che la machina ſe và euacuando d’aria, che l’acqua prin-
cipia bollire furioſamente, &
euaporare tanto più, quanto
più s’euacua la machina;
sìche continuandoſi l’euacuatio-
ne, l’acqua ſi diminuiſce notabilmente.
Se poi liberata
che ſia l’acqua dall’aria, e dalle parti più ſottili (il che co-
me dice il medemo Boile _alla pagina 11.
del cit. trat_ non ſe fà
così facilmente) ſe torna à rimettere nella machina già
tornata à riempirſi d’aria il medemo vaſetto, e queſta di
nuouo s’cuacua dall’aria;
l’acqua del vaſetto ò non bolle
più, ò pochiſſimo.
Queſto dimoſtra che non bolle, & eua-
pora per impedir il vacuo, ma che di queſto bollimento ne
ſia cagione il leuar l’aria dalla machina.
Quando ſi pone
in eſſa il vaſetto con l’acqua, queſta viene compreſſa dall’-
aria della machina con quella preſſione, &
elaterio, con la
quale preme l’aria eſteriore, eſſendo della medema natura.
Onde le parti dell’acqua ſono ſtrette inſieme; nè può eua-
porare così facilmente.
Quando poi ſi leua l’aria dalla
machina, ſi ſminuiſse il ſuo elaterio, e compreſſione;
& in
conſeguenza le particelle dell’ acqua reſtano più libere, e
ſciolte;
onde eſcono le più ſottili, leggieri, e pronte al mo-
to;
e queſto ſempre più continua, quanto maggiormente
s’eſtrae l’aria, ſino che dall’acqua ſiano vſcite queſte parti-
celle pronte al moto.
L’altre non così pronte rimangono,
mà più ſciolte, che quando erano premute dall’aria.
Che
poi ripoſto il vaſetto nella machina non euapori più, naſce
perche già ſono volate le parti ſottili;
onde non vi è più
coſa habbia ad vſcire, ò almeno in poca quantità.
_Ofr_. V S. & hora, & in molti altri luoghi di queſto noſtro di-
ſcorſo hà ſuppoſto vna coſa, che io tengo per impoſſibile;
cioè che l’acqua patiſca compreſſione.
_Mat_. Io Sig. Ofredi non ſolo tengo che l’acqua, e li altri liqui-
di patiſchino qualche compreſſione, cioè che le ſue mini-
me particelle poſſino eſſer più ſtrette, vnite, e conſtipate
inſieme da forza eſtrinſeca premente di quello che ſono,
ma anco tutti li altri corpi per duri, e ſodi che ſiano.
E pe-
rò ben vero, che in alcuni queſta compreſſione, e conſtipa-
tione difficilmente può eſſer conoſciuta dalli noſtri ſenſi;

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