Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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962DIALOGO ſta noſtra cauſa, nè Auuocati, ne altri ſimili habbino da ſta-
re allegramente pure con vno delli miei dinari.
_Cont_. Le pretenſioni del Sig. Ofredi gle le rappreſentarò io; ac-
ciò egli parlando in cauſa propria, &
eſſendo toſſicoſo co-
me vna Rapa, e bilioſo, e colerico quant’vn’ A gnello,
_Ofre_. V. S. principia à buon’hora con li ſcherzi,
_Cont_. Non ſi riſcaldaſſe di ſouerchio; eſſendomi beniſſimo note
per li diſcorſi, che habbiamo hauuto inſieme in queſti gior-
ni della ſua aſſenza;
nelli quali vnita mente ſiamo andati ſtu-
diando, e illibro del Sig.
Sinclaro, del quale più volte hab-
biamo parlato nelli noſtri paſſati colloqui, &
altri; & hab-
biamo trouato _nel Lib_.
2. del detto Signore, che racconta
molt’eſperienze da eſſo fatte in diuerſi luoghi di piano, e di
monte più, e meno alti, per vedere, che differenza vi era
nella ſaIita, e diſceſa dell’argentouiuo.
_Mat_. Intendo beniſſimo. Anch egli, e in luoghi piani, e in luo-
ghi montuoſi hà fatto l’eſperienza del Tubo Torricelliano
così chiamato volgarmente, per cagione del gran Torri-
celli, che l’inuentò (da eſſo detto con nome ſpeciale Baro
ſcopio, quaſi iſtrumento da miſurare, e ſpeculare la grauità
e preſſione dell’aria,) come hanno fatto infiniti altri;
& ha-
uerà trouato, che nelli luoghi piani ſaliſce il mercurio ſino
alli diti 29.
ſecondo la ſua miſura di ſcotia, e nelli mont
meno, e meno, conforme che queſti ſono più, e più alti.
_Cont_. Così appunto. Mà quello, che nè fa difficoltà, e che no
potiamo intender à pieno, è, che _nel nu_.
3. dice, che volend
far queſte diuerſe eſperienze, non riempì il Baroſcopio al
le radici del monte, e con eſſo così pieno ſalì ad alto, pe
notare le differenze delle ſue altezze ſucceſſiuamente con
forme che più, e più aſcendeua, come ſi legge appreſſo Pe
queto _nel lib.
delle nuoue eſperienze Anatomiche_, hauer fatt
Paſchalio ſopra li monti dell’ A luernia, e credo hauer vſat
tutti li altri;
mà in tutti li luoghi riempiua di nuouo l’iſtru
mento;
dicendo il modo delli altri non eſſer à propoſito
non in caſo che l’iſtrumento ſi poteſſe portare ſenz’ agita
tione.
Ma _cum ob montis prærupta aſperitatemque nemo tacito pe_
_de, ſuſpenſoque gradu aſcendere queat, vnde multa corporis, Baro_
_ſcopijq;
agitatio, fieri non poteſt, quin humilius, ac depreſſius debit

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