Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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4828Delle Settioni le ſi tiri la, E B, incidẽte in ambedue gli Spec-
chi nel commun punto, B, per eſſempio, che
ſi rifletta in, H, prouano adunque i Proſpetti-
ui queſte due, E B, B H, far pure angoli vgua-
liſopra la retta linea, che paſſando per il pun-
to, B, tocca lo Specchio pure in quel punto;
la qual tangente ſia la retta, A C, che tocchi
ambedue le ſuperficie di queſti Specchi;
fan-
no dunque la incidẽte, e la rifleſſa ne gli Spec-
chi, che non ſon piani, angoli vguali ſopra la
tangente eſſe ſuperficie nel pũto dell’inciden-
za, e così vi ſi accommoda il ſopradetto prin-
cipio.
Corollario.
POiche il Keplero nel luogo ſopracitato prouò il
ſudetto principio, cauando la ragione dalla
natura del moto, che hà da fare co’l ſuono, co’l
caldo, e co’l freddo;
perciò prenderemo il ſudetto
principio nõ ſolo in materia del lume, ma dal moto, &

anco dal ſuono (come hà fatto il P.
Biancano Geſuita
nella ſua Echometria) del caldo, del freddo, &
in
ſomma d’ogni coſa, il cui moto ſia per retta linea, per
dire il tutto in vna ſol parola;
accommodando le ſe-
guenti dimo strationi in aſtratto alle linee, per

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