9v
ordinarie cognizioni, leggeva continuamente gli Auto-
ri più accreditati, conferiva co’Profeſſori più eſperti le
oſſervazioni, ed in ſomma non tralaſciava occaſione al-
cuna per avanzarſi ſempre più nel merito, e nella ri-
putazione. Per lo che conſiderando, che nella Città di
Roma maggiormente potea incamminare i principiati ſtudj,
colà portoſſi ſollecitamente l’anno 1590. , dove con gran
fervore applicatoſi alla Medicina, poco dopo ammaſ-
ſato un pingue capitale degli ſperimenti, e dalla Let-
tura de’Libri ſcriſſe il Trattato della Notomia, e aggiun-
ſe varie riſleſſioni alla Notomia già pubblicata del Valver-
de; e perchè colla Medicina prudentemente conſiderava
non poter andar diſgiunta la Filoſoſia, pertanto an-
che in queſta ſcienza ſcriſſe un altro Trattato, intito-
lato il Teſoro della Filoſoſia. Avvalorò con nuove, e più
valide ragioni il nuovo ſiſtema introdotto nella Filoſofia di
Annibale Tartaglia, e ſoſtenne ne’ circoli, e nelle diſpute
Filoſofiche le più aſtruſe quiſtioni, con ragioni e auto-
rità, e con rifleſſioni le più ſottili, e perſpicaci, che
poſſano giammai penſarſi da un intelletto ben fondato,
dotato d’ intelligenza, e ornato di numeroſiſſime co-
gnizioni.
ri più accreditati, conferiva co’Profeſſori più eſperti le
oſſervazioni, ed in ſomma non tralaſciava occaſione al-
cuna per avanzarſi ſempre più nel merito, e nella ri-
putazione. Per lo che conſiderando, che nella Città di
Roma maggiormente potea incamminare i principiati ſtudj,
colà portoſſi ſollecitamente l’anno 1590. , dove con gran
fervore applicatoſi alla Medicina, poco dopo ammaſ-
ſato un pingue capitale degli ſperimenti, e dalla Let-
tura de’Libri ſcriſſe il Trattato della Notomia, e aggiun-
ſe varie riſleſſioni alla Notomia già pubblicata del Valver-
de; e perchè colla Medicina prudentemente conſiderava
non poter andar diſgiunta la Filoſoſia, pertanto an-
che in queſta ſcienza ſcriſſe un altro Trattato, intito-
lato il Teſoro della Filoſoſia. Avvalorò con nuove, e più
valide ragioni il nuovo ſiſtema introdotto nella Filoſofia di
Annibale Tartaglia, e ſoſtenne ne’ circoli, e nelle diſpute
Filoſofiche le più aſtruſe quiſtioni, con ragioni e auto-
rità, e con rifleſſioni le più ſottili, e perſpicaci, che
poſſano giammai penſarſi da un intelletto ben fondato,
dotato d’ intelligenza, e ornato di numeroſiſſime co-
gnizioni.
Ma come che il Gallaccini per naturale inclinazione
era portato più volentieri ad altre dilettevoli applica-
zioni, abbandonò gli ſtudj della Filoſofia, e della Medi-
cina, e datoſi con tutto l’animo agli altri dell’Aſtro-
nomia, della Matematica, della Geometria, e della
Meccanica, e dell’ Architettura Civile, e Militare:
nella prima compoſe i Trattati, de Radio Latino, & de
Natura Angelorum, nella ſeconda altri Trattati, de Cir-
culo, & de Angulo; nella Matematica ſcriſſe De’ Porti
di Mare, de Templo, & de Itinerario; nella Geometria la
plauſibile Opera intitolata, I Principj di Geometria; nella
Meccanica un groſſo Volume, che prende il nome dal-
la medeſima Profeſſione; e unì a queſta l’altra fatica, a
cui diè titolo di Zibaldone, di Arcbitettura, e di Meccani-
ca: e perchè tali Profeſſioni portano ſeco la
era portato più volentieri ad altre dilettevoli applica-
zioni, abbandonò gli ſtudj della Filoſofia, e della Medi-
cina, e datoſi con tutto l’animo agli altri dell’Aſtro-
nomia, della Matematica, della Geometria, e della
Meccanica, e dell’ Architettura Civile, e Militare:
nella prima compoſe i Trattati, de Radio Latino, & de
Natura Angelorum, nella ſeconda altri Trattati, de Cir-
culo, & de Angulo; nella Matematica ſcriſſe De’ Porti
di Mare, de Templo, & de Itinerario; nella Geometria la
plauſibile Opera intitolata, I Principj di Geometria; nella
Meccanica un groſſo Volume, che prende il nome dal-
la medeſima Profeſſione; e unì a queſta l’altra fatica, a
cui diè titolo di Zibaldone, di Arcbitettura, e di Meccani-
ca: e perchè tali Profeſſioni portano ſeco la