Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of figures

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[11] Profilo del medesimo fondamento insieme col modo di assicurar il terreno sospeso.
[12] Cavamento per far lo sperone
[13] Jl disegno della sopradetta Nave
[14] Esempio delli angoli ingrossah e ripieni
[Figure 15]
[Figure 16]
[Figure 17]
[18] Colonne grandi con capitelli piccioli
[19] Architrave grande e fregio picciolo
[20] Fregio grande, e archi trave picciolo
[21] Colonna con cornice fuor di proporzione
[22] Colonna tozza con bassa, e capitelo grande
[23] Figura tozza e non conveni-ente nelle sue parti.
[24] Cornice con fregio gran-de, gocciolatojo, e gola piciola che leva la proporzion alla medesima
[Figure 25]
[26] csempio di poner li telari a regger tutto il peso della cornice, e del frontis-pizio, con colonne alle parte delle gionte.csempio di far risaltar sopra le colonne ò pilastri, l'architrave, il freggio, è la cornice, e la parte che segue più in dentro mostra eser in aria.
[27] csempio di collocar sopra il vano d'una porta ò finestra tutto il peso del architrave freggio, e cornice, con il frontispizio.
[28] csempio di colonne iñutili collocate nelle parti laterali.
[Figure 29]
[Figure 30]
[Figure 31]
[32] Questa maniera di frontespitij cosi difettuosi come si è dimostrato, non fù mai usata dagli Antichi, che non se ne trova esempio alcuno.
[33] Questa forma di frontispizio piegato fù inventata da Bartolommeo Neron detto il Piceio Sanese pittore eccellentissimo, e si vede posto sopra nel coro della Cattedrale di Siena.
[34] Questa maniera di frontespizij doppi viene condannata di superfluità co-me si tratta in avanti della Porta pia.Forma de frontespizij degli Antichi, la quale non si trova già mai variata altramente.
[Figure 35]
[36] Queste due forme de'frontespizij si vedono in Roma ne bagni di Paulo cmilio, ora detti Magnanapoli, e se ne vede il disegno appresso il Sorch.
[37] Pianta che dà à divedere il falso per le colonne fuor della drita linea delle con tra colonne ò pilastri, comesi è detto a C.Alzato della pianta in maestà, e mostra la cornice tagliata in Zanca, e serve per telaro alla pala, tall Zanche non si devono usare eſsendo false, in aria, e sgarbate
[38] Con le presenti figure si fà conoscere il sgarbato modo di poner li Jermini, e Pilastrate ad uso di Jermini, li quali levano la sodezza è maestà, alle fabriche.
[Figure 39]
[40] Pilastri ornali con Mensole, Cartelle, Festoni, e Membri riportati cose tutte che danno nel trito, e devano la magnificenza dell’Architettura.
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12viij vita; E nelle Poeſie compoſe, oltre a molti Sonetti,
Capitoli
, o Canzoni nella Toſcana lingua, e nella Latina
Epigrammi
, Elegie, e Poemi, le Commedie, intitolate La
Modana
Geroglifica, e la Modana Celeſte, e ſpiegò moral-
mente
i cento Proverbj.
Conversò continuamente co’ più celebri Letterati dell’
età
ſua;
poichè ſempre l’accolſero, l’aſcoltarono con di-
ſtinta
dimoſtrazione di ſtima, e d’affetto, Celſo Cittadi-
ni
, Alcibiade Lucacini, Belliſario Bulgonini, il gran Filoſo-
fo
Franceſco Piccolomini, Diomede Borgbeſi, Scipione, Girola-
mo
, e Celſo Bargagli, Giugurta Tommaſi, ed altri non po-
chi
paeſani, e Foreſtieri, tutti uomini chiari, e rino-
mati
appreſſo la Repubblica intiera delle Lettere, per l’
opere
loro colle ſtampe pubblicate.
Accompagnava il Gallaccini le occupazioni Letterarie
colle
più ſingolari eroiche virtù Criſtiane, poichè non ci era
Compagnia
Laicale di più ſtretta oſſervanza, che egli
non
frequentaſſe:
converſava bene ſpeſſo co’Regolari di
maggior
perfezione, frequentava i Sacramenti, e i Sa-
cri
Oratorj;
umile nel portamento, abbietto ne’ veſti-
menti
, alieno dalle Pompe mondane, e tutto intento
nell’
amminiſtrazione della Gioventù, e nell’ educazione
de’
proprj Figliuoli.
Se era talmente dilatata la fama, eil grido delle vir-
morali di Teoſilo, molto più creſceva il nome delle
ſtudioſe
materie, che poſſedeva, e particolarmente delle
matematiche
;
per lo che vacando nell’ anno 1621. per
la
morte del celebre Guglielmo Gangioli, nell’Univerſità
Saneſe
la Cattedra di quella ſcienza, dal Sereniſſimo
Gran
Duca Coſimo II.
con onorato ſtipendio venne pro-
moſſo
a quella Lettura il Gallaccini, il quale di poi leſſe, ed
inſegnò
per tutto quel tempo, che ſopravviſſe;
ſe non che,
due
anni dopo, nell’ anno 1623.
gli fu ingiunto il peſo d’
inſegnare
ancora la Logica, e la Filoſofia;
e così iſtruen-
do
nell’una, e nell’altra ſcienza la numeroſa Scolareſ-
ca
, tanto Oltramontana, che Italiana, e Paeſana, che
correva
affollata ad aſcoltarlo, ne ritraſſero da un

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