Angeli, Stefano degli, Seconde considerationi sopra la forza dell' Argomento fisicomattematico del Gio. Battista Riccioli contro il moto divrno della terra spiegato dal Michiel Manfredi nelle sue risposte e riflessioni sopra le prime considerationi

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Con. Io me ne vengo da Bologna.
Ofred. Da Bologna? Viene da vna delle più nobili, e
conſpicue Città d´Italia, nella quale haurà ritrouato gran
quantità di ſoggetti qualificati in ogni virtù;
e molti profeſ-
ſori delle Matte matiche.
Con. Leidice il vero. Bologna è vna Città ripiena di
luſtro, e ſplendore.
Vi è vna Nobiltà fioritiſſima, e gran
numero di letterat i conſpicui.
Màio, ſecondando il mio
genio, hò hauuto grandiſſimo piacere nel conoſcere, e con-
uerſare contrè Profeſſori delle Mattematiche in quel nobi-
liſſimo Studio, che ſono li Signori Caſſini, Mengoli, e Mon-
tanari.
Se deuo però dire il vero, in tutto queſto mio viag-
gio, non hò riceuuto contento maggiore, quanto è ſtato il
conoſcere di preſenza il P.
Riccioli, eſſendo tanto tem-
po, che me l´hà fatto noto il ribombo della fama delleſue
gran virtù.
Matt. Io gioiſco tutto quando ſento parlar bene di Bolo-
gna, alla qual Città, dopo Venetia, viuo più affettionato,
che à qual ſi ſia altra.
E queſto per termine di gratitudine;
perche in Venetia hò riceuuto l´eſſer naturale, & à Bologna il
Geometrico.
Con. La cagione poi del mio ritorno è ſtato certo Libro
nuouamente iui ſtampato, nel quale ſi contengono certe.
_Riſpoſte, e Rifleſſioni_ ſopra quelle Conſiderationi, che faceſ-
ſimo già alcuni meſi ſono ſopra quelli Argomenti del P.
Ric-
cioli contro l´erroneo ſiſtema Copernicano.
Miſono poſto
à leggere queſto Libro;
il quale hauendomi riempito di con-
fuſione, e ſcrupoli;
per liberarmi da dubbij maggiori delli
primi, mutando viaggio, ſono venuto à ritrouarle, acciò mi
aggiutino à cacciare dalla mia mente queſte confuſioni.
Ofred. Miè molto grato, che il P. Riccioli habbia riſpo-
ſto, eſſendo ſecuriſſimo, che hauerà poſte in eſſecutione le,
meliflue parole, con le quali eſorta il Lettore nel principio
del cap.
5. del lib. 9. dell´Almag. cioè. _Quod mibi in hac tam_
_celebri, &
ardua controuerſia tota animi mei contentione ſer-_
_uandum conſtitui;
idipſum à Lectore impetratum velim, vt_
_ſcilicet argumenta omnia, quæ pro Telluris motu, aut

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