Tartaglia, Niccolò, La nova scientia de Nicolo Tartaglia : con una gionta al terzo libro

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3916PRIMO. mente ſminuendo in parte minore díun quarto della circonferentia del cer
chio díonde deriuara, che p̃ il ſecondo propoſito.
Propoſitione. VII.
TVtti li tranſiti, ouer moti uiolenti de corpi egualmente
graui, ſi grandi come picoli egualmente eleuati ſopra
alíorizonte, ouer egualmente obliqui, ouer ſiano per il pian
de líorizonte ſono fra lor ſimili, & conſequentemente pro-
portionali, & ſimilmente le diſtantie loro.
SIa il ſemidiametro del pian de líorizite la linea. a b. et la ꝑpẽdicolare de
líorizite la linea.
c a d. et li trãſiti di dui diuerſi corpi egualmẽte graui
egualmẽte eleuati ſopra a líorizite, le due linee.
a e d g. et. a h i k. di quali le
due parti.
a e f. et. a h i. ſian li trãſiti fatti di moto uiolẽte, et le due parti. f g.
et.
i k. ſian li trãſiti fatti de moto naturale, et le due parti. a e. et. a h. ſiano
le lor parti rette, lequal parti rette (ꝑ eſſer quegli egualmẽte eleuati) for-
marono ?
ſieme una ſol rettitudine, cioe una ſol linea, laq̃l ſara la linea. a e h.
et dal pito.
a. ſia dutta la linea. a f. et q̃lla ꝓtratta et citinuata direttamen
te de neceßita ãdara ꝑ il pito.
i. ꝑche quãdo le parti rette de trãſiti, ouer mo
ti uiolẽti ſi cipigano inſieme ancora le loro diſtãtie ſe ciponerãno inſieme
(aliter ſeg iria inconueniente aſſai) hor.
Dico che il trãſito. a e f. (fatto di
moto uiolẽte) è ſimile al trãſito.
a e h i. (pur fatto di moto uiolẽte) et conſe-
quẽtemẽte ꝓportionale, et ſimelmẽte la diſtãtia.
a f. alla diſtãtia. a i. Perche
ꝓduro li lor trãſiti naturali, et la lor com?
a ꝑte retta. a e h. fin a tãto che ci
corrano inſieme in li dui piti.
l m et ꝓduro li detti trãſiti naturali fin in. n o.
(coſtituẽdo li dui angoli eſteriori.
e l n. et. l m o. ) et ducero le due corde. e f. et
h i.
alle lor ꝑte curue. Et ꝑche li dui trãſiti naturali. g n. et. k o. (ꝑ la prima
ſuppoſitione di q̃ſto) ſono equidiſtãti, adique líãgolo.
e l n. (ꝑ la ſeconda ꝑte
della.
29. del. 1. de Euclide ſara eguale a l angolo. l m o. onde (per la ſeconda
ꝑte della.
7. del. 5. del Euclide) quatro angoli retti hauerã vna medema ꝓpor
tione ‡ cadaun di loro, et ſimelmẽte la circonferẽtia de cadauno di dui cer-
chij donde deriuano li dui archi.
e f. et. h i. alli detti dui archi (cadauno al ſuo
relatiuo (ꝑ la terza ꝓpoſitione di q̃ſto) hauerãno una medema proportione
ꝑ laqual coſa líarco.
e f. uien a eſſer ſimile a líarco. h i. et ſimilmẽte la portii
p.
alla portii. q. onde costituẽdo ſopra cadauno de detti archiuna angolo quai
ſiano.
e p f. et. h. q i. li quai dui angoli (ꝑ il ciuerſo delle due ultime diſſinitio-
ne del terzo de Euclide) ſarãno fra loro eguali ꝑ laq̃l coſa líãgolo.
f e a. (ꝑ
la.
31. del terzo de Euclide) ſara eguale a líãgolo. i h e. onde (ꝑ la uigeſimaot
taua del.
1. de Euclide) la corda. e f. ſara equidiſtãte alla corda. i h. ꝑ la qual
coſa líãgolo.
e f a. ſara eguale (ꝑ la ſecida parte della uigeſimanona del pri-
mo de Euclide) a líangolo.
f i h. adonque il triangolo. a e f. ſara equiangolo
altriangolo.
a h i. et con ſequentemente ſimile, onde tal proportione È della

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