Tartaglia, Niccolò, La nova scientia de Nicolo Tartaglia : con una gionta al terzo libro

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6328TERZO. e paßa circa. 455. {2/3}. diria che fuße la dettta ypothumißa. e a. ſi come che an
cora per líaltra uia fu determinato che è il propoſito, & ſe per caſo il piano
terreo non fuße pia no, ouer che il perpendicolo caſcaße ſopra alcuna parte di
ponto, ouer de diuiſione procederia ſi come nella precedente, & per conoſcer
meglio le dette partiouer frattioni diuidero cadaun ponto, ouer diuiſione, ſi
de líombra retta come della uerſa (come diſopra fu ancor detto) in altre dode
ci parti, & cadauna di quelle chiamaremo minuto:
la qual diuiſione mi ſara
molto accomoda per trouar le dette altezze, & ancora le diſtantie ypothumiſ
ſale & orizontale ſenza mouermi dal luoco doue me ritrouo.
Propo ſitione. X.
Voglio artificialmente miſurare líaltezza duna coſa appa-
rente, che non ſi poſcia andare, ne ancor uedere la baſa, ouer
fondamento di quella, & tutto a untempo uoglio inueſtigare
la diſtantia ypothumiſſale, ouer diametrale dital altezza, et
ancor a la diſtãtia orizitale, cioe quella, che e dal mio occhio
alponto doue il pian del orizite ſegatal altezza, quãt?
que
tal pito non ſia apparẽte, ouer amente quella, che e dalli miei
piedirettamente alla baſa, ouer fondamento dital altezza,
quantunque tal baſa, ouer fundamento me ſia occulto.
S Ia la coſa apparẽte. a. líaltezza di laquale (per la terza diffinitione di que
ſto) è la per pendicolare tutta dalla uertice.
a,alla baſa, ouer piano terreo do
ue eßa altezza ſe ripoßa, ilqual piano pongo ſia quello perfetto piano che ſe
iſtende (ſe non in atto almen in mente) dal luoco doue me ritrouo equidiſtante
mente al pian del orizonte, ilqual piano pongo che una parte ne ſia il ſpac io
doue ſe iſtende la linea.
d r. & parte della detta altezza, ſia la linea. a ſ. il fon-
damento di laqual altezza uerria a eßer drento della globoſita terrea.
t. cioè
doue cicorrariano inſieme le due linee.
d r. & a ſ. eßẽdo protratte con la mẽte
penetrãte la detta globoſita.
t. il qual cicorſo pigo che ſia (ſi come nella paßa
ta) il pito.
b. il qual ponto. b. ni è apparẽte per caula della detta globoſita ter-
rea.
t. hor dico che uoglio artificialmẽte ci lo aſpetto miſurare la detta altez-
za.
a b. (quãtunque ni ſi poßa andare ne approßimare alla baſa, ouer fonda-
mento di q̃lla, cioè al pito.
b. ) & tutto a un tẽpo uoglio ritrouare la distantia
ypothumißale, ouer diametrale di tal altezza, & ſimilmẽte la diſtãtia orizi-
tale cioè q̃lla, che è dal mio occhio al p?
to doue il piano del orizonte ſega tal
altezza quantnnque tal pito ni ſia apparẽte per cauſa della globoſita.
t. oue-
ramente quella che è dalli miei piedi per retta linea al fondamẽto di tal altez-
za (cioè al ponto.
b. quantunque al ponto. b. ne ſia occulto per cauſa della det-

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