Tartaglia, Niccolò, La nova scientia de Nicolo Tartaglia : con una gionta al terzo libro

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68LIBRO
Propoſitione. XI.
Miuoglio fabricare uníaltro iſtromento che mi ſerua como
damente a inuiſtigare ci líaſpetto le diſtanze orizontale &
ancora le ypothumiſſale delle coſe apparente.
PIglio una la mina di rame, ouer di ottone ben piana groſſa circa a una coſta
di cortello, & di q̃lla ne cauo un quadro piu giuſto che ſia poßibile (per gli
modi dati nella quinta ꝓpoſitione di q̃ſto) & nel detto quadrato li ne diſegno
uníaltro alquãto menor del primo, talmẽte che li quatro lati di queſto ſecondo
quadro ſiano egualmẽte diſtãti delli lati del primo & queſto faccio per laſſar-
ui quel poco interuallo per mettere li numeri delle diuiſioni de cadauno lato
del detto quadro, ouer iſtromẽto, & in queſto ſecido quadro gli ne diſegno uno
altro terzo quadro tãto menor del ſecido, che li lati di q̃ſto terzo ſiano egual-
mẽte diſtãti delli lati del ſecido circa a quatro coste di cortello & piu, è mãco
ſecido la grãdezza ouer picolezza del primo quadrato, & q̃ſto ſecido inter-
uallo lo laſſo per mettere le diuiſioni di lati del detto iſtromẽto, ct fatto queſto
diuido cadauno lato di queſti tre quadrati in due parti eguali, & dal centro di
tal quadro a ciaſcaduna di quelle diuiſioni tiro una linea retta & per eſſer me
glio ?
teſo ſia il primo quadro. a b c d. ci li altri dui quadrati inſcritti come nel-
la ſequẽte figura appar, & le linee che uẽgono dal cẽtro.
k. del detto quadro, al
la mitta di ciaſcun lato ſiano le due linee.
e f. &. g h. le quale due linee uẽgano
a diuidere ciaſcad?
lato di questi tre quadrati in due parti eguali, hor dico che
questo iſtromẽto ni uoria eßer mẽ di una ſpãna per fazza, ouer per lato.
Ilche
eßẽdo ogni mita del lato del.
2. quadrato uol eßer diuiſo in 12. parti lequali. 12
parti ſe chiamano ponti, talche cadaun lato del detto 3.
quadrato ueria a eßer
diuiſo in 24.
piti, cioè. 12. in una mita et 12. nellíaltra mitta, & tutte queſte 12
& 12.
piti cominciano a numerar dalla mitta di ciaſcun lato andãdo uerſo lã
golo ſia da una bãda come da líaltra, & per eßer piu pronto a numerar li detti
piti in quel interuallo che fra li lati del primo & ſecido quadro ui ſi gli mette
il numero a ciaſcadun ponto cioè.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. &. 12. & il primo
ponto in líuna e líaltra mita principia nella mita dil lato (cioè doue che le due
linee.
g h. &. e f. ſegano li lati del detto ſecido quadrato) & il 12. pito di luna
& líaltra mita uien a fenire nelli quatro angoli dil detto, 3.
quadrato & acio
che tai 12.
& 12. diuiſioni per ciaſeunlato ſiano piu euidente ſe diuide tutto
quel ſpacio che è fra li lati del ſecido & terzo quadrato, & ci lineette che uẽ
ghino dal cẽtro.
k. del quadro a cadauna di quelle 12. & 12. diuiſioni gia fatti
in ciaſcun lato del ſecido quadrato.
Et oltra di queſto ciaſcaduno di questi 12.
& 12.
piti de ciaſc? lato ſi debe diuidere ancora in altre 12. parti eguali, lequa
li ſe chiamão minuti, & farli euidẽti ci lineette tirate dal cẽtro.
k. come fu det
to di piti, & fatto queſto a cadanno lato del detto ſecido quadrato uera a eſſer
diuiſo in 288.
minuti, cioè. 144. in ciaſcaduna mitta del lato, & 144. ne líaltra
mitta.
Ma perche queſta coſi minuta diuiſione ni ſi puo mandar a eßecutione
in un quadrato piccolo, nidimeno per eſſer meglio inteſo te pigo in figura ſot-

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