Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1applicandovi il principio della composizion delle forze. Nei primi anni del
secolo
XVIII incominciò quel principio a divulgarsi nei Matematici, e Guido
Grandi
potè, con la sua Epistola mathematica De momentis gravium in
planis
inclinatis, ravviar la scienza ne'suoi retti sentieri.
Ciò premesso, abbiasi la sfera grave K (fig. 135) sollecitata da due forze,
l
'una KQ nella direzion della gravità naturale, e l'altra KR diretta secondo
la
fune PK, che fa forza alla stessa sfera, affinchè la
non
debba cadere.
Perchè dunque ella potesse ivi rima­
nere
in equilibrio, bisognerebbe applicare in K una terza
forza
, uguale e contraria alla diagonale KM del paralle­
logrammo
.
Ma questa forza è sostituita dalla resistenza
del
piano AB, dunque il piano è premuto nella direzione,
e
con forza proporzionale alla linea KM, la quale gli è
perpendicolare
.
Quare, così propriamente il Grandi con­
clude
, cum haec sit plano perpendicularis ad contactum,
demonstratum
erit actionem sustinentis plani iuxta dic­
tam
perpendicularem exerceri (Lucae 1711, pag.
25).
326[Figure 326]
Figura 135.

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