P. — Vossignoria s'ingannerebbe: anzi vengono tutti in uno stesso
lempo, e di ciò se n'è fatta la prova, non una volta, ma molte. E v'è di
più che una palla di legno, o più o men grande d'una di piombo, lasciata
venir giù d'una stessa altezza, nello stesso tempo con quella di piombo, di
scendono e trovano la terra o il suolo nello stesso momento di tempo. ”
lempo, e di ciò se n'è fatta la prova, non una volta, ma molte. E v'è di
più che una palla di legno, o più o men grande d'una di piombo, lasciata
venir giù d'una stessa altezza, nello stesso tempo con quella di piombo, di
scendono e trovano la terra o il suolo nello stesso momento di tempo. ”
“ A. — Se l'A. V. non mi dicesse di averne fatta la prova io nol cre
derei; e come si può salvare Aristotile? ”
derei; e come si può salvare Aristotile? ”
“ P. — Molti si sono sforzati di salvarlo diversamente, ma infatti mal
si può salvare. Anzi, per dire a V. S. il tutto, io credei un giorno di aver
trovato il modo di salvarlo, ma poi, pensando meglio al fatto, così non fu. ”
si può salvare. Anzi, per dire a V. S. il tutto, io credei un giorno di aver
trovato il modo di salvarlo, ma poi, pensando meglio al fatto, così non fu. ”
“ A. — Tuttavia non può essere che non sia ingegnoso ed arguto, e
perciò l'A. V. sia servita a dirlo. ”
perciò l'A. V. sia servita a dirlo. ”
“ P. — Per compiacerla lo dirò, ma prima dichiarerò alcuni principii
che mi bisognano. È chiara cosa appresso che quanto più un grave si muove
per proprio movimento, come il sasso col discendere, tanto più venghi ve
locitandosi; laddove chi presupponesse uno spazio infinito, infinita sarebbe
per quello la velocità del grave. Se dunque presupponessimo che nel con
cavo della Luna fosse un grandissimo sasso, prima che fosse nella superfice
della terra si sarebbe fatto di movimento molto veloce. Può di questa ve
locità V. S. certificarsene, oltre l'autorità dei Filosofi, in questo modo. Potrà
pigliare una palla o di sasso o di piombo o di ferro o d'altra materia grave,
e lasciar venir giù questa palla da due diverse altezze, la quale percota in
due resistenti d'egual natura, e vedrà che quella, che verrà dal luogo più
alto, farà maggiore effetto nel resistente, che quella che verrà dalla minore
altezza: e non essendo la stessa cosa cresciuta di peso, adunque converrà
dire il maggiore effetto venir dalla maggiore velocità. Appresso stante a que
sto principio, se noi faremo d'una stessa altezza venire due palle di disu
guale grandezza, e siano della stessa materia, è manifesto che la maggiore
nello stesso resistente farà maggiore effetto che la minore. Adunque sarà
venuta con maggiore velocità che la minore: adunque non si muovono con
egual velocità, che è quello che si vuole. ”
che mi bisognano. È chiara cosa appresso che quanto più un grave si muove
per proprio movimento, come il sasso col discendere, tanto più venghi ve
locitandosi; laddove chi presupponesse uno spazio infinito, infinita sarebbe
per quello la velocità del grave. Se dunque presupponessimo che nel con
cavo della Luna fosse un grandissimo sasso, prima che fosse nella superfice
della terra si sarebbe fatto di movimento molto veloce. Può di questa ve
locità V. S. certificarsene, oltre l'autorità dei Filosofi, in questo modo. Potrà
pigliare una palla o di sasso o di piombo o di ferro o d'altra materia grave,
e lasciar venir giù questa palla da due diverse altezze, la quale percota in
due resistenti d'egual natura, e vedrà che quella, che verrà dal luogo più
alto, farà maggiore effetto nel resistente, che quella che verrà dalla minore
altezza: e non essendo la stessa cosa cresciuta di peso, adunque converrà
dire il maggiore effetto venir dalla maggiore velocità. Appresso stante a que
sto principio, se noi faremo d'una stessa altezza venire due palle di disu
guale grandezza, e siano della stessa materia, è manifesto che la maggiore
nello stesso resistente farà maggiore effetto che la minore. Adunque sarà
venuta con maggiore velocità che la minore: adunque non si muovono con
egual velocità, che è quello che si vuole. ”
“ A. — Ho inteso la ragione di V. A. ed in vero par che possa sal
vare Aristotile, nè saprei per ora trovarvi l'inganno, se non vi pensassi su. ”
vare Aristotile, nè saprei per ora trovarvi l'inganno, se non vi pensassi su. ”
“ P. — L'inganno è facile da scoprire, poichè la maggior percossa della
maggior palla non nasce dalla velocità del movimento, essendo che il senso
osserva essere il movimento eguale, ma nasce dal peso, il che si può pro
vare così. Lasciamo venir da alto, e da due diverse distanze due palle della
medesima materia, ma di disugual peso, e venga la minore dalla maggiore
altezza, la quale ecceda la minore nel triplo o nel quadruplo, e facciamo
che la minore di due once venghi da un'altezza di cento passi, e la mag
giore di due o tre libbre venghi non più da alto, che da quattro o cinque
passi: qual crede V. S. che nello stesso resistente farà maggiore effetto e
percossa? ”
maggior palla non nasce dalla velocità del movimento, essendo che il senso
osserva essere il movimento eguale, ma nasce dal peso, il che si può pro
vare così. Lasciamo venir da alto, e da due diverse distanze due palle della
medesima materia, ma di disugual peso, e venga la minore dalla maggiore
altezza, la quale ecceda la minore nel triplo o nel quadruplo, e facciamo
che la minore di due once venghi da un'altezza di cento passi, e la mag
giore di due o tre libbre venghi non più da alto, che da quattro o cinque
passi: qual crede V. S. che nello stesso resistente farà maggiore effetto e
percossa? ”