Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

Table of figures

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Sieno KM, LN, nella detta figura, due spazi verticali passati da due
gravi
ne'tempi O, P: convien dimostrare essere KM:LN=O2:P2.
Si de­
scrivano
le due quarte di cerchio HCB, IFE con raggi di tal lunghezza, che
gli
archi BC, EF si possano riguardare come due linee rette uguali a KM,
LN
, e s'immagini che i gravi cadenti per queste linee siano le sfere pen­
dole
H, I, sollevate in B, E Il tempo per BC dunque sarà O, e per EF
sarà
P, ond'è che, per la IIIa supposizione, avremo AB:AE=O2:P2.
Ma
per
la somiglianza de'triangoli ABC, AEF abbiamo AB:AE=BC:EF, e
BC
=KM, EF=LN, dunque KM:LN=O2:P2, come volevasi dimo­
strare
.
L'altra proposizione, corollario di questa, che è formulata: “ Gravia na­
turali
motu descendunt semper velocius, ea ratione ut temporibus aequalibus
descendant
per spatia semper maiora, iuxta proportionem quam habent im­
pares
numeri ab unitate inter se (ibid., pag.
25); si dimostra dal Baliani
in
modo grafico, ma evidentissimo, in questa maniera: “ Sieno le linee
uguali
AB, BC, CD (fig.
145) a rappresentare i tempi uguali, e i quadrati
336[Figure 336]

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