1risente il lavoro in tutte le sue parti, le quali non sono nemmeno ben pro
porzionate fra loro, poichè quasi due terzi del cammino vengono percorsi
prima di incontrare l'opera Galileiana; cosicchè si comprende quanto ina
deguatamente rimanga trattata la scuola dell'immortale filosofo, della quale
l'autore non sospetta nemmeno i copiosi ed importanti materiali che avrebbe
potuto fornire al suo lavoro.
porzionate fra loro, poichè quasi due terzi del cammino vengono percorsi
prima di incontrare l'opera Galileiana; cosicchè si comprende quanto ina
deguatamente rimanga trattata la scuola dell'immortale filosofo, della quale
l'autore non sospetta nemmeno i copiosi ed importanti materiali che avrebbe
potuto fornire al suo lavoro.
Quando finalmente avremo ancora soggiunto, che, in generale, l'autore
si tiene sempre ad affermare senza porgere dimostrazioni, che le questioni
più gravi sono trattate nel modo più superficiale che immaginar si possa,
e che anche i fatti più salienti, oltre ad essere assai scarsamente lumeg
giati, vengono esposti, senza curare di porne in evidenza la parte essenziale,
cioè il nesso colla creazione, colla adozione e col progresso del metodo spe
rimentale, del quale deve scriversi la storia, ci pare che non vi sia bisogno
di entrare in più minute analisi, per giustificare la couchiusione che in
nessun modo può questo lavoro aspirare al conferimento del premio.
si tiene sempre ad affermare senza porgere dimostrazioni, che le questioni
più gravi sono trattate nel modo più superficiale che immaginar si possa,
e che anche i fatti più salienti, oltre ad essere assai scarsamente lumeg
giati, vengono esposti, senza curare di porne in evidenza la parte essenziale,
cioè il nesso colla creazione, colla adozione e col progresso del metodo spe
rimentale, del quale deve scriversi la storia, ci pare che non vi sia bisogno
di entrare in più minute analisi, per giustificare la couchiusione che in
nessun modo può questo lavoro aspirare al conferimento del premio.
Un indirizzo completamente diverso, e quasi diremmo opposto, ha se
guito l'autore dell'altro lavoro, di proporzioni veramente colossali (sono 3264
pagine di grandissimo formato tutte scritte per intero), il quale vi ha posta
in fronte la significante terzina dantesca:
guito l'autore dell'altro lavoro, di proporzioni veramente colossali (sono 3264
pagine di grandissimo formato tutte scritte per intero), il quale vi ha posta
in fronte la significante terzina dantesca:
“ Da questa instanzia può deliberarti
Esperienza, se giammai la provi
Ch'esser suol fonte a'rivi di vostr'arti ”.
Esperienza, se giammai la provi
Ch'esser suol fonte a'rivi di vostr'arti ”.
S'apre il lavoro con un magistrale discorso preliminare, nel quale, con
una robusta sintesi, tracciato un quadro di quella, che volentieri chiame
remmo preistoria del metodo sperimentale, se ne mostrano i fondamenti,
porgendo in pari tempo il disegno di tutta l'opera.
una robusta sintesi, tracciato un quadro di quella, che volentieri chiame
remmo preistoria del metodo sperimentale, se ne mostrano i fondamenti,
porgendo in pari tempo il disegno di tutta l'opera.
E prendendo le mosse dal “ primo acquisto delle cognizioni ”, il nostro
autore ci addita in Platone ed in Aristotele i primi ed i principali che in
vestigassero le leggi, secondo le quali si acquistano dall'intelletto umano e
si svolgono nel pensiero le cognizioni; e, mostrato il diverso indirizzo da
loro seguìto e la inutilità del metodo sperimentale tanto per l'uno quanto
per l'altro, chiarisce tuttavia come, mentre la Stagirita credeva di potere
supplire in ogni modo, colla ragione, all'esperienza, il fondatore dell'Acca
demia venisse efficacemente avviando gli ingegni all'arte dello sperimentare,
preparandoveli colla geometria.
autore ci addita in Platone ed in Aristotele i primi ed i principali che in
vestigassero le leggi, secondo le quali si acquistano dall'intelletto umano e
si svolgono nel pensiero le cognizioni; e, mostrato il diverso indirizzo da
loro seguìto e la inutilità del metodo sperimentale tanto per l'uno quanto
per l'altro, chiarisce tuttavia come, mentre la Stagirita credeva di potere
supplire in ogni modo, colla ragione, all'esperienza, il fondatore dell'Acca
demia venisse efficacemente avviando gli ingegni all'arte dello sperimentare,
preparandoveli colla geometria.
Di Grecia mostra diffondersi le dottrine dei due maestri in Italia, con
varia vicenda, e con Tommaso d'Aquino istituirsi la scuola peripatetica, che
soggiogò gli ingegni, insino a tutto il secolo XVI. Nessun vantaggio egli
riconosce alla scienza sperimentale da parte della schiera dei cosidetti ra
zionalisti, alla quale appartennero Francesco Patrizio, Bernardino Telesio,
Giordano Bruno, Tommaso Campanella, poichè, se pur insorsero a scuotere
varia vicenda, e con Tommaso d'Aquino istituirsi la scuola peripatetica, che
soggiogò gli ingegni, insino a tutto il secolo XVI. Nessun vantaggio egli
riconosce alla scienza sperimentale da parte della schiera dei cosidetti ra
zionalisti, alla quale appartennero Francesco Patrizio, Bernardino Telesio,
Giordano Bruno, Tommaso Campanella, poichè, se pur insorsero a scuotere