Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              li coſe, che di poco minor piacere ſenza trauaglio alcuno, ſi ſoglio­
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              no ne'luoghi ſuoi ottenere da gli huomini moderati, con gli effetti
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              ſoli della madre noſtra natura. </s>
              <s>Et fu ſi forte il deſiderio di quei po
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              tentiſſimi Imperatori in queſt'opere dell'acque, che quaſi garreg­
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              giando a pruoua l'un dell'altro, ſi sforzauano dopo le grandiſsi­
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              me moli de gli acquedotti, che ancora ſi ſcoprono quaſi in tutte le
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              prouincie; hora d'aſciugar laghi, hora di mutare il corſo a'fiumi,
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              hora di cauare longhiſſime foſſe nauigabili, hora di tagliar l'Iſth­
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              mo, & hora di fare altre grandiſſime coſe od utili, o uane, ſecon­
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              do che la lor natura, & giudicio o buono, o reo loro inchinaua, et
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              perſuadeua: quaſi che non ſi poteſſe laſciare piu honorata, et chia
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              ra memoria della magnanimità, & potenza loro, che con ſimili,
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              o buone opere, o ſciocche oſtentationi.
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              Nelle machine anchora, le quali non con il diſcorſo naturale,
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              come le ſopradette fabriche; ma con qualche uiolenza, & artiſi­
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              cio mandano, & alzano l'acque da luogo a luogo per li biſogni, o
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              commodità, o piaceri de gli huomini; & ſpecialmente per ſoueni­
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              re a gli eſſerciti; ſono ſtati uiſti in tutti li tempi ingegnoſiſſimi ri­
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              trouati: eſſendo che o per la ragione del non poterſi dar luogo ſen­
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              za corpo, & corpo ſenza luogo; o per la ſcienza del muouer peſi,
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              o per altra induſtria (come piu di ſotto ſi uedrà) d'ageuolare il
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              gli antichi, come da i moderni; liquali oltra la uaghezza de gli
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              artificioſi effetti, ſono anco riuſciti in non poca utilità di tutti quel
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              li, che hanno conoſciuto, & uſato la bontà, & perfettione loro.
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              <s>Ma benche molti ſottili, & dotti huomini, Greci, Latini, & Bar
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              bari ſi ſieno lungamente affaticati con la ſcorta delle ragioni ma­
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              thematiche, & naturali; & con uarie eſperienze; di porgere aiu­
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              to a ſi belle, & utili impreſe; niſſuno è però mai ſtato, che ſi ſap­
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              pia, ſino a'noſtri tempi, il quale habbia dato modo di leuare gran
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              quantità d'acqua, alta ſecondo il biſogno, per adacquar terreni,
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              aſciugar ualii, far macinar molini, & altre coſe ſimili, oue ſi ri­
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              cerca copia d'acqua, in modo che la ſpeſa del motore, & del fabri­
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              ch'uno di quei buoni antichi Greci ha laſciato regole, con le quali
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              ſapendole alcun'huomo induſtrioſo, ſi poteſſe forſe incaminare alla
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