Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino
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1 detto di ſopra, e come tiene Ariſtotile) luogo ſenza corpo, è
chiara coſa che tale opinione ſia falſa.
Altri volſero che ſi tro-
uaſſe, e poteſſe ſtare il vacuo aſſolutamente amaſſato in varij
luoghi dentro all'ambito, e giro del cielo: aſſerendo, che ſe
queſto non fuſſe vero, ſi anullarebbe il moto da luogo, à luo-
go, percioche eſſendo qualche ſpatio dal luogo doue la coſa ſi
moue, ſin doue intẽde arriuare, ſe quello ſpatio fuſſe vacuo,
ma ripieno d'altro corpo, ò quel corpo opponendoſi impedi-
rebbe il mouimento, ò vero ſi penetrariano più corpi l'vn l'al-
tro, ò vero cedendo ſaria necceſſario, che gli altri corpi con-
tigui faceſſero luogo à quello, che cedere così gli altri di ma-
no in mano vicendeuolmẽte, fin che ſi arriuaſſe al giro del cie-
lo, ch'è l'vltimo luogo; coſe tutte impoſsibili: e s'intrigor-
no tanto in queſte opinioni Zenone, e Meliſſo, che preſtorno
più fede à gli argomenti, che al ſenſo.
Ma come vn corpo ce-
da, e dia luogo à l'altro, e come ſi faccia la condenſatione, e
la rarefattione, non per riſpetto del vacuo, altamente inſe-
gnò Ariſtotile nel teſto 63.
& 84. del quarto libro della Fiſica,
dicẽdo, perche alcuni corpi più rari, per la compreſsione ven-
gono diſcacciati fuori del corpo compreſſo, ò vero rientrano
nel corpo che ſi dilata, ò pure perche la proprietà, e natura
della materia è tale, che eſſendo in potenza, può ridurſi à l'at-
to, e riceuere maggiore, & minore quantità, ſenza che altro
le fi aggiunga di fuori.
Con i quali fondamenti è facile di ſcio-
gliere tutte le ragioni appoggiate al ſenſo, per prouare il va-
cuo
.
Ma per non eſſere fuora di modo lungo, e perche non è
noſtro fine di trattare materia tale in queſto luogo, laſciarò
ch'altri ciò veda ne i proprij fonti d'Ariſtotile, & anco de gli
Interpreti, che tutto queſto trattorno diffuſamente nel 4.
della
Fiſica dal teſto 50.
ſino all' 86. Dirò bene che non ſolo non è
verò che per ſare il mouimento da luogo, e luogo, ſia neceſſa-
rio di concedere il vacuo, ma di più, che concedendoſi, vereb-
be ad anullarſi il moto locale, peroche facendoſi queſto, ò più
veloce, ò più tardo ſecondo la diſpoſitione del mezzo, per il
quale ſi viene à fare, ſe il mezzo dunque fuſſe vacuo, non ſi tro-
uaria nel moto contraſto alcuno, talche ſi faria non pure velo-
tiſsimo, ma in vno iſtante; in vno iſtante non ſi può fare, che

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