Heron Alexandrinus, Spiritali di Herone Alessandrino

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              catenelle, che vnite aſſieme paſſino per vna girella, e ſieno legate al va-
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              ſo NX concauo, e ſeſtennuto in aria da quelle; alcune altre catenelle
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              eſſendo auolte intorno a i cardini, al contrario delle prime, e ridotte in
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              vno, paſſino per vna girella, e ſi leghino ad vn peſo di piombo, quale ca-
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              lando poi facci che ſi chiudino le porte.</s>
              <s> Hora la canna KLM habbi l'al-
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              tra gamba di fuori, che rieſchi nel vaſo come di ſopra appeſo; mettaſi
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              poi l'acqua nella palla per qualche foro, come P, tanto che arriui alla
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              mezza, e dopo meſſaui che ſia, turiſi quel foro.</s>
              <s> Succederà dunque che
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              auampandoſi quel foco, l'aria, che è dentro l'altaretto riſcaldata ſi di-
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              ſtargarà, e vorrà luogo maggiore, onde paſſando per la canna FG nella
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              palla, cacciarà l'acqua, che vi era dentro, per la canna KLM nel vaſo
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              appeſo; il qual vaſo calando, tirarà le catene, & aprirà le porte.</s>
              <s> Si-
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              milmente dopo ſmorzato il foco l'aria aſſottigliata vſcirà per li pori, o ra-
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              rità del giro della palla, e la canna torta KLM tirarà l'acqua dal vaſo
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              appeſo, di modo che ſi riempirà il loco delle parti aſſottigliate, & vſcite
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              fuori, perche ſarà tuffato con vn capo nell'acqua, che è dentro il vaſo
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              appeſo, talche votato il vaſo, e per queſto diuenuto più leggieri, anco il
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              peſo attaccato calando a baſſo ſerrarà le porte.</s>
              <s> Vi ſono alcuni, che in
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              vece di acqua vſano l'
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              Hydrargiro, perche è più greue dell'acqua, e
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              facilmente ſi riſolue dal caldo.</s>
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              ANNOTATIONI DI A.</s>
              <s> G.</s>
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              Cnodaci ſi raccoglie quello, che ſieno dalle parole di Vitruuio nel 6.</s>
              <s> cap.</s>
              <s> del 10.</s>
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              <s> doue parlando dell'inuentione di Creſifonte, dice che ferreos cnodaces,
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                ſcudes in capitibus ſcaporum implumbauit, & armillas in materia ad cnodaces
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                circundandos infixit</foreign>
              , e poco dopoi ſoggiunge,
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                liberam habuerunt uerſationem</foreign>
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              <s> Sono in ſomma quelle punte, o ſtili di ferro,
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              che ſi adattano ne i capi di qualche fuſto, o di altra coſa tale, onde riceuute poi ne
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              loro occhietti, chiamati da Vitruuio armille, ſi riuolghino più facilmente, come
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              ſono anco le punte de torni, che tengano le coſe mentre ſi torniſcano.
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              Hydrargyro è parola greca
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              , che uuol dire argento uiuo, ſe be-
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              ne Plinio nel cap.</s>
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              <s> del lib.</s>
              <s> 33.</s>
              <s> fà certa diſtintione tra l'argento uiuo, e l'hydrargy-
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              ro, chiamando argento uiuo quello, che uiene prodotto dalla miniera, & hydrar-
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              gyro l'altro, che ſi fà con arte, ma gli auttori pongano indifferentemente uno per
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              l'altro.
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