Manuzio, Paolo
,
Degli elementi e di molto loro notabili effetti
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archimedes
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XII
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no adunque la grauezza, e la leggierez
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lb
/>
za non ſoſtanze, ma accidenti. </
s
>
<
s
>oltre a
<
lb
/>
ciò, Ariſtotele nel ſecondo libro delle
<
lb
/>
parti de gli animali connumera gli acci
<
lb
/>
denti de gli elementi, e dopo la calidi
<
lb
/>
tà e la frigidità fa mentione della gra
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lb
/>
uezza e leggierezza. </
s
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<
s
>ne è difficil coſa
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lb
/>
à ritrouare la ragione, che in contrario
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lb
/>
è addotta. </
s
>
<
s
>percioche la natura, oltre al
<
lb
/>
l'eſſere principio à quella coſa, doue
<
lb
/>
ella è, e principio intrinſeco; è princi
<
lb
/>
pio primo, come nella ſua diffinitione
<
lb
/>
ſi dice; al qual principio primo è con
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lb
/>
giunto l'iſtrumento proprio, cioè l'ac
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lb
/>
cidente proprio, col quale la natura
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lb
/>
opera. </
s
>
<
s
>dunque la grauezza e leggie
<
lb
/>
rezza, perche non ſono principii pri
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lb
/>
mi, non ſono nature; ma perche ſe
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lb
/>
guono la natura, ſi può dire che ſiano
<
lb
/>
ne gli elementi ſecondo la natura; ſi co
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lb
/>
me ancora i moti, i quali da eſſi princi
<
lb
/>
pii ſeguono, ſecondo la natura ſono ne </
s
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chap
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archimedes
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