Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567
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1do che la natura le ha prodotte con ſi fatto
ordine; di che auuedendoſi Ariſtotele, non
uolſe ſotto altro ordine ordinarle, che ſotto il
compoſitiuo, come colui che conoſceua che
non poteuano riuſcire meglio ſotto altro or­
dine, che quello della natura.
Non ui ne­
garò gia che non faceſſe prima una riſolutio­
ne delle coſe naturali in ſe steſſo, innanzi che
incominciaſſe à incaminarle per l'ordine com­
poſitiuo, anzi dirouui di piu, che io non iſti­
mo artefice alcuno di alcun ualore, che prima
in lui non fa la riſolutione dell'arte, di che
egli uoglia trattare prima che ſi diſponga à
ſcriuerla, ò in altro modo dimoſtrarla.
Parimente ui dirò della diffinitione, che ella
ha in ſe una gratia ſpeciale, per laquale
utile, & quaſi neceſſaria, percioche non è
ueruno delli ſudetti tre ordini, che tanto alla
memoria porti utile, perche può contenere
piu ſuccintamente le coſe, che ordina d'ogni
altro ordine.
et però portando ciaſcuno uti­
le, & commodo immenſo, conchiudere deb
biamo che ſieno non meno utili che neceſſarij
& per tal cauſa nondiremo piu che ſieno ſu
perflui, altrimenti ſeguirebbe che l'utile, &
il ſuperfluo ſi comportaſſero inſieme.
Altro
dopò queſto ui poſſo addurre, cioè non am­
mettendoui che ogni facultà poſſa eſſere ritro­
uata dall'ordine riſolutiuo; percioche la ri-

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