Morelli, Gregorio
,
Scala di tutte le scienze et arti
,
1567
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archimedes
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qualche modo giouare, ſe imitarlo cercaſſe ne
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gli ſcritti ſuoi. </
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OR.
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> In uero è come dice
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ua il già detto Ariſtotele nella Fiſica, che del
<
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/>
l'ordine la natura ne è inuentrice, ne mai pro
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lb
/>
duce coſa inordinata, ſe pure per qualche
<
lb
/>
accidente non è impedita; & all'hora quello
<
lb
/>
effetto per eſſere inordinato piu non lo chia
<
lb
/>
miamo di natura, ma effetto d'un'altra cagio
<
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/>
ne innominata. </
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> Veramente di tanta
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/>
forza è lordine nelle coſe naturali, che à con
<
lb
/>
firmatione di quello che uoi hauete detto, di
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lb
/>
ce Auerroe nel libro delle diſtruttioni, che ſe
<
lb
/>
il moto d'uno de i celeſti cerchij ceſſaſſe, tut
<
lb
/>
to l'ordine dell'uniuerſo ſi diſtruggerebbe, al
<
lb
/>
che ſeguirebbe la ruina dell'uniuerſo. </
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OR.
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Come è poßibile, che alla deſtruttione di una
<
lb
/>
particella ſola, haueſſe da ſeguire il diſordine,
<
lb
/>
& deſtruttione del tutto? </
s
>
<
s
>noi ueggiamo bene
<
lb
/>
ſpeſſo, che molte coſe qua giu ſono inordinate,
<
lb
/>
& però non ſegue la ruina, non dirò, del tut
<
lb
/>
to, ma ne anche della parte, di che loro ſo
<
lb
/>
no parte. </
s
>
<
s
>Non ſi corrompe (uerbigratia)
<
lb
/>
una mano di un'huomo? </
s
>
<
s
>tuttauia non ſi cor
<
lb
/>
rompe già l'ordine & la uita di eſſo huomo.
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OM.
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s
> Parlo io delle diſcordie delle parti prin
<
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/>
cipali, lequali concorrono alla coſtitutione del
<
lb
/>
tutto: perche, accio ſappiate, ſi come le coſe
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/>
fra loro ſono graduate, coſi parimente gli </
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chap
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archimedes
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