Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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              mente, come di gia habbiamo d'moſtrato, lo
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              diffiniremo; però dobbiamo ſapere, che la
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              riſolutione in quanto al nome non uuol dire
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              altro che un diſligamento, ouero ſcioglimen­
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              uerſe, come per eſſempio un corpo miſto con­
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              tiene in ſe tutti gli elementi uniti, & quan­
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              do ſi corrompe queſto miſto, ò per dire me­
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              glio ſi ſligano gli elementi, che inſieme uniti
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              faceuano un corpo ſolo, & ciaſcuno di eßi
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              elementi ritorna alla propria ſua natura,
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              all’hora dicemo noi riſoluerſi il corpo miſto ne
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              i ſuoi principij, che è a dire ne gli elementi;
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              & queſta ſolutione, ò partitione che ne uo­
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              gliam dire la chiamiamo riſolutione; & que­
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              ſto eſſempio è della riſolutione reale, quale
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              applicare ſi può anche alla riſolutione fatta
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              OR.
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              <s> Che dunque la riſolutio­
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              ne fatta dall'intelletto non è la medeſima con
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              <s>Non dice Ariſtotele che i concetti
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              dell'animo rappreſentano le coſe che ſono in
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              <s>T
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              OM.
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              È uero quello che dice Ariſto­
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              la riſolutione artiſiciale, che uoi fatta dall'in­
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              telletto chiamate, rappreſenta la reale è qua
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              ſi la medeſima con quella; non dico la mede­
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