Tartaglia, Niccolo, Quesiti et inventioni diverse, 1554

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                <s id="s.000221">S. DVCA. C
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                he uoleti inferir per queſto.
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                N. V
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                oglio inferir queſto, che ogni arti
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                gliaria eſſendo aliuellata, la ſe intende eſſer nel ſito della equalita, & la balla tirata da
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                quella, in tal ſito uſciſſe del pezzo piu graue, che in qualunque altro modo elleuata,
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                ouer ſeparata da quel ſito della equalita (per le ragioni di ſopra adutte) e pero in tal
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                ſito la balla ua con piu difficultà, & molto piu preſto comincia à declinar al baſſo, cioè
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                uerſo terra, & in maggior quantita lei ua declinando, che in qualunque altro modo el
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                leuata, cioè che lei ua (come fra bombardieriſe dice) molto manco per linea retta, che
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                in qualunque altro modo elleuata, e pero li effetti di tiri fatti in tal ſito ſaranno men ui
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                goroſi, ouer di menor effetto, che in qualunque altro uerſo. </s>
                <s id="s.000222">Vero è, che uoſtra Eccellen
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                tia potria dire, & ragioneuolmente, per queſte tue ragioni ſon chiaro, che in diſtantia
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                equale lei fara
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                effetto, ma in distantie inequale reſto dubbioſo, perche nel noſtro
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                Queſito ſi uede, che quelle artegliarie, che ſono nel piano, ouer nel pie del monte, ſono
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                molto piu diſtante, dalla fortezza, di quelle, che ſon nella ſommita del monte, talmente
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                che tal differentia potria eſſer molto maggiore della differentia del ſuo tirar per li­
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                nea retta, ouer della differentia de ſuoi effetti in diſtantie equale, & eſſendo coſi quelle
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                de la ſommita del monte, uerriano à far maggior effetto, di quelle poſte in piano, cir­
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                ca al qual dubbio riſpondo, che gliè ben uero, che la diſtantia di quelle, che ſtano in pia
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                no, potria eſſer alle uolte tanto grandemente differente da quella, di quelle, che ſono ne
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                la ſommita del monte, che ſeguiria quello, che di ſopra hauemo detto, ouer dubitato.
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                S.D. D
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                atime
                  <expan abbr="un'eßẽpio">un'eßempio</expan>
                in figura, ſe uoleti, che ue intenda.
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                N. P
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                er uoler eſſemplifi
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                care figuralmente queſta coſa ſupponeremo una colobrina da lire. </s>
                <s id="s.000223">20. di balla, laqual
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                colobrina (per quella ſperientia, che fu fatta à Verona, narrata nel principio della no
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                ſtra noua ſcientia à uoſtra Eccellentia) io trouo, che tal colobrina nel ſito della equali­
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                ta (cioè ſtando aliuellata) tirara de mira, ouer per linea retta circa paſſa. </s>
                <s id="s.000224">200. & alla
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                elleuatione de. </s>
                <s id="s.000225">45. gradi, cioè al ſeſto ponto, ouer alli. </s>
                <s id="s.000226">72. minuti della noſtra ſquadra
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                tal colobrina (per le ragioni adutte nella ultima propoſitione del
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                libro della no
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                stra noua ſcientia) tirara de mira, ouer per linea retta, in quel uerſo, circa paſſa.
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                800.
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                S.D A
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                dunque
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                la detta colobrina à tal elleuatione tirara circa paſſa. </s>
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                linea retta, & tirandola poi aliuellata, non tirara ſaluo che circa paſſa.
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                200 N. C
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                o
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                ſi ne afferma la ragione.
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                S.D. L
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                a me pare una grah differentia.
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                N. Q
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                uesto pro­
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                cede per eſſer anchora tal ellcuatione molto differente dal ſito della equalita, perche ſe
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