Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1La pianta è un moderato uſo della ſeſta, & della regola, dal quale ſi piglia il diſegno delle
forme nel piano.
Lo in piè, è la imagine dritta della fronte, & figura con modo dipinta,
con le ragioni dell'opera, che ſi deue fare.
il proſilo è adombratione della fronte, & dei
lati che ſi ſcoſtano, & una riſpondenza di tutte le linee al centro della ſeſta.
Nel diſponere, & collocare le parti lo Architetto forma nel ſuo penſiero, & poi diſegna tre
maniere, ouero idee delle opere: Vna è detta da Greci, ichnografia, cioè deſcrittione, & diſegno
della pianta, per dare ad intendere la collocatione delle parti, & la largbezza, & lungezza
dell'opera.
alche fare ci uuole un moderato uſo della ſeſta, & della regola. L'altra è detta, ortho
graphia, cioè deſcrittione, & diſegno del leuato, & dritto, sì per dimoſtrare l'altezza delle ope­
re, come la maniera.
deue eſſer lo in piè conforme alla pianta, altrimenti non ſarebbe un'iſteſſa
coſa quella, che naſce, & quella, che creſce: ilche è grande errore, & contra la natuna delle co
ſe, percioche nelle piante, & ne gli animali ſi uede quello, che naſce, & quello, che creſce eſ­
ſer lo iſteſſo, & niuna parte aggiugnerſi da poi.
La terza idea è il profilo, detto ſciografia, dal
quale grande utilità ſi prende, perche per la deſcrittione del profilo ſi rende conto delle groſſezze
de i muri, de gli ſporti, delle ritrattioni d'ogni membro, & in queſto l'Architetto come Medico
dimoſtra tutte le parti interiori, & eſteriori delle opere, & però in queſto ufficio ha biſogno di
grandiſſimo penſamento, & giudicio, & pratica, come à chi, conſidera gli effetti del profilo
è manifeſto: perche la eleuatione della fronte, & la maeſtà non dimoſtra gli ſporti, le ritrationi,
le groſſezze delle cornici, de i capitelli, de i baſamenti, delle ſcale, & d'altre coſe, però è neceſ­
ſario il profilo; & con queſte tre maniere di diſpoſitione l'Architetto s'aſſicura della riuſcita del­
l'opera, & fa piu certa la ſua intentione, & l'altrui diſiderio di far opera lodata, & degna.
Et
appreſſo puo fare il conto della ſpeſa, & di molte coſe all'opere pertinenti.
Dalle dette idee, che
ſono forme concette nella mente, & eſpreſſe nelle tauole, o carte, ne uiene quello effetto ſcielto, &
elegante, che egli ha detto.
Si deue anche auuertire, che Vitr. eſponendo le nature delle ſei pre­
dette coſe, uiene a confermare quelle, che ſono neceſſarie allo Architetto, percioche ſi uede nella
diſpoſitione, & nelle ſue ſpecie, quanto utile ſia il diſegno, & la Geometria.
ſi uede nell'ordine,
quanto commoda ſia l'Arithmetica.
& uederaſſi nelle altre parti quanto ci ſarà a propoſito la
Proſpettiua, la Muſica, & quelle coſe, che all'iſtoria, & alle altre qualità dello Architetto ſo­
no conuenienti.
L'in piè è imagine della fronte. Là doue rappreſenta ſopra il piano d'una carta,
tela, o tauola quello, che naſce dalla pianta riferendo il tutto alle ragioni dell'opera, che ſi deue
ſare ſia ella Dorica, Ionica, o qual ſi uoglia.
Vitruuio ha chiamato fronte ogni coſa, che dritta
ſi uede.
Molti ſono, da i quali ſi potrà hauere una pianta, & anche non uſcendo fuori de i termi
ni di quella, faranno lo in piè ſecondo la ragione dell'opera futura, ma non ſapranno in ogni ordi­
ne della fabrica dimoſtrare in diſegno la groſſezza de i pareti, quello, che poſa ſul uiuo, quello,
che eſce, & quello, che entra; & però mancheranno di queſta terza ſpecie, & Idea della diſpoſi­
tione, per la ſua difficultà.
Queſta utilità del profilo mi muoue ad interpretare ſciografia, &
non ſcenografia.
perche ſe bene la ſcenografia che è deſcrittione delle ſcene, & proſpettiua, è
neceſſaria nelle coſe de i Theatri, come ſi uederà nel quinto libro; non però pare, che ſia ſecondo
le idee della diſpoſitione, delle quali ſi parla.
Altri uogliono, che s'intenda il modello. ma que­
ſto non corre con il propoſito noſtro, ſe bene egli fa piu chiara, & certa la intentione dello Archi­
tetto: oltra che non conuiene la diffinitione data da Vitr. al modello.
Potrebbe dire alcuno
che la detta diffinitione non quadra al profilo; io riſpondo, che eſſendo tanto neceſſario il profilo,
& molto piu, che la proſpettiua, biſogna conſiderar bene la detta diffinitione.
Io per me, quan­
do haueſſi ad intendere in queſto luogo la proſpettiua, uorrei che fuſſero quattro le idee della di­
ſpoſitione, per ponerui il profilo; tanto egli mi pare neceſſario.
Ma pare anche di nuouo, che
conuenendo la diffinitione della diſpoſitione a due delle ſue idee, cioè alla pianta, & allo in piè, per­
che di ciaſcuna ſi può dire, che è atta collocatione delle coſe, & nel componimento ſcielto effetto
con qualità: mi pare dico, di nuouo, che ella non conuenghi alla ſciografia, ſe per ſciografia s'in-

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