Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
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archimedes
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subchap2
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s.000684
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30
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045/01/038.jpg
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La pianta è un moderato uſo della ſeſta, & della regola, dal quale ſi piglia il diſegno delle
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lb
/>
forme nel piano. </
s
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<
s
id
="
s.000685
">Lo in piè, è la imagine dritta della fronte, & figura con modo dipinta,
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lb
/>
con le ragioni dell'opera, che ſi deue fare. </
s
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s
id
="
s.000686
">il proſilo è adombratione della fronte, & dei
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lb
/>
lati che ſi ſcoſtano, & una riſpondenza di tutte le linee al centro della ſeſta. </
s
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s.000687
">
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emph
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italics
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Nel diſponere, & collocare le parti lo Architetto forma nel ſuo penſiero, & poi diſegna tre
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/>
maniere, ouero idee delle opere: Vna è detta da Greci, ichnografia, cioè deſcrittione, & diſegno
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della pianta, per dare ad intendere la collocatione delle parti, & la largbezza, & lungezza
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/>
dell'opera. </
s
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s
id
="
s.000688
">alche fare ci uuole un moderato uſo della ſeſta, & della regola. </
s
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s
id
="
s.000689
">L'altra è detta, ortho
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/>
graphia, cioè deſcrittione, & diſegno del leuato, & dritto, sì per dimoſtrare l'altezza delle ope
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lb
/>
re, come la maniera. </
s
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s
id
="
s.000690
">deue eſſer lo in piè conforme alla pianta, altrimenti non ſarebbe un'iſteſſa
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lb
/>
coſa quella, che naſce, & quella, che creſce: ilche è grande errore, & contra la natuna delle co
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lb
/>
ſe, percioche nelle piante, & ne gli animali ſi uede quello, che naſce, & quello, che creſce eſ
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lb
/>
ſer lo iſteſſo, & niuna parte aggiugnerſi da poi. </
s
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s
id
="
s.000691
">La terza idea è il profilo, detto ſciografia, dal
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/>
quale grande utilità ſi prende, perche per la deſcrittione del profilo ſi rende conto delle groſſezze
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lb
/>
de i muri, de gli ſporti, delle ritrattioni d'ogni membro, & in queſto l'Architetto come Medico
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lb
/>
dimoſtra tutte le parti interiori, & eſteriori delle opere, & però in queſto ufficio ha biſogno di
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lb
/>
grandiſſimo penſamento, & giudicio, & pratica, come à chi, conſidera gli effetti del profilo
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lb
/>
è manifeſto: perche la eleuatione della fronte, & la maeſtà non dimoſtra gli ſporti, le ritrationi,
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/>
le groſſezze delle cornici, de i capitelli, de i baſamenti, delle ſcale, & d'altre coſe, però è neceſ
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lb
/>
ſario il profilo; & con queſte tre maniere di diſpoſitione l'Architetto s'aſſicura della riuſcita del
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lb
/>
l'opera, & fa piu certa la ſua intentione, & l'altrui diſiderio di far opera lodata, & degna. </
s
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s
id
="
s.000692
">Et
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/>
appreſſo puo fare il conto della ſpeſa, & di molte coſe all'opere pertinenti. </
s
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s
id
="
s.000693
">Dalle dette idee, che
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ſono forme concette nella mente, & eſpreſſe nelle tauole, o carte, ne uiene quello effetto ſcielto, &
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lb
/>
elegante, che egli ha detto. </
s
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s
id
="
s.000694
">Si deue anche auuertire, che Vitr. eſponendo le nature delle ſei pre
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lb
/>
dette coſe, uiene a confermare quelle, che ſono neceſſarie allo Architetto, percioche ſi uede nella
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lb
/>
diſpoſitione, & nelle ſue ſpecie, quanto utile ſia il diſegno, & la Geometria. </
s
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s
id
="
s.000695
">ſi uede nell'ordine,
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lb
/>
quanto commoda ſia l'Arithmetica. </
s
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s
id
="
s.000696
">& uederaſſi nelle altre parti quanto ci ſarà a propoſito la
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lb
/>
Proſpettiua, la Muſica, & quelle coſe, che all'iſtoria, & alle altre qualità dello Architetto ſo
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lb
/>
no conuenienti. </
s
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<
s
id
="
s.000697
">L'in piè è imagine della fronte. </
s
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<
s
id
="
s.000698
">Là doue rappreſenta ſopra il piano d'una carta,
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lb
/>
tela, o tauola quello, che naſce dalla pianta riferendo il tutto alle ragioni dell'opera, che ſi deue
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lb
/>
ſare ſia ella Dorica, Ionica, o qual ſi uoglia. </
s
>
<
s
id
="
s.000699
">Vitruuio ha chiamato fronte ogni coſa, che dritta
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lb
/>
ſi uede. </
s
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<
s
id
="
s.000700
">Molti ſono, da i quali ſi potrà hauere una pianta, & anche non uſcendo fuori de i termi
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lb
/>
ni di quella, faranno lo in piè ſecondo la ragione dell'opera futura, ma non ſapranno in ogni ordi
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lb
/>
ne della fabrica dimoſtrare in diſegno la groſſezza de i pareti, quello, che poſa ſul uiuo, quello,
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lb
/>
che eſce, & quello, che entra; & però mancheranno di queſta terza ſpecie, & Idea della diſpoſi
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lb
/>
tione, per la ſua difficultà. </
s
>
<
s
id
="
s.000701
">Queſta utilità del profilo mi muoue ad interpretare ſciografia, &
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lb
/>
non ſcenografia. </
s
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<
s
id
="
s.000702
">perche ſe bene la ſcenografia che è deſcrittione delle ſcene, & proſpettiua, è
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lb
/>
neceſſaria nelle coſe de i Theatri, come ſi uederà nel quinto libro; non però pare, che ſia ſecondo
<
lb
/>
le idee della diſpoſitione, delle quali ſi parla. </
s
>
<
s
id
="
s.000703
">Altri uogliono, che s'intenda il modello. </
s
>
<
s
id
="
s.000704
">ma que
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lb
/>
ſto non corre con il propoſito noſtro, ſe bene egli fa piu chiara, & certa la intentione dello Archi
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lb
/>
tetto: oltra che non conuiene la diffinitione data da Vitr. al modello. </
s
>
<
s
id
="
s.000705
">Potrebbe dire alcuno
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lb
/>
che la detta diffinitione non quadra al profilo; io riſpondo, che eſſendo tanto neceſſario il profilo,
<
lb
/>
& molto piu, che la proſpettiua, biſogna conſiderar bene la detta diffinitione. </
s
>
<
s
id
="
s.000706
">Io per me, quan
<
lb
/>
do haueſſi ad intendere in queſto luogo la proſpettiua, uorrei che fuſſero quattro le idee della di
<
lb
/>
ſpoſitione, per ponerui il profilo; tanto egli mi pare neceſſario. </
s
>
<
s
id
="
s.000707
">Ma pare anche di nuouo, che
<
lb
/>
conuenendo la diffinitione della diſpoſitione a due delle ſue idee, cioè alla pianta, & allo in piè, per
<
lb
/>
che di ciaſcuna ſi può dire, che è atta collocatione delle coſe, & nel componimento ſcielto effetto
<
lb
/>
con qualità: mi pare dico, di nuouo, che ella non conuenghi alla ſciografia, ſe per ſciografia s'in-
<
emph.end
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="
italics
"/>
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p
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subchap2
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subchap1
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chap
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archimedes
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