3814DELLA FORZA DE’ CORPI
vi, ſe vorrete por diligenza a conſeguirlo.
Seb-
bene quanto alla quiſtione della forza viva io
ſon d’ opinione, che voi temiate le ſupputazio-
ni algebraiche più forſe che non biſogna; per-
ciocchè n’ ha molte, le quali ſi avvolgono in-
torno a certi argomenti, che per poca attenzio-
ne, che vi ſi ponga, poſſono facilmente ſvolger-
ſi, e così ſciolti, e ſviluppati d’ ogni calcolo,
moſtrano egualmente, ſe non anche meglio, la
forza, e bellezza loro; ma gli algebri ſti voglio-
no veſtir d’ algebra ogni coſa. La maggior
parte poi delle ſupputazioni non ricerca molto
eſame, perciocchè rade volte vengono in con-
troverſia quelle conſeguenze, che ſi commettono
al calcolo, e per lo più ſol ſi dubita di quegli
antecedenti, onde il calcolo deriva; i quali ſe
vi parranno falſi, potete diſprezzare il calcolo;
e ſe vi parranno veri, potete fidarvene, e con-
tentarvi della diligenza, che altri in calcolare
hanno poſta; come un gran Signore, il qual
contento di aver veduto i capi di ciò, che dar
dee et avere, quanto al calcolarne le ſomme s’
affida al computiſta. Ne dico io ciò per diſto-
gliervi da queſte ſupputazioni; che è ben fatto
il farle; ma perchè quelle ſupputazioni non di-
ſtolgano voi dalla quiſtione. Se queſto è, che
voi dite, diſſe allora il Signor Marcheſe, e ſe
l’ andar dietro a tutti quei lunghi calcoli non
è così neceſſario; perchè non potremmo noi qui
ora entrare nella quiſtione, ſpiegandomi voi,
bene quanto alla quiſtione della forza viva io
ſon d’ opinione, che voi temiate le ſupputazio-
ni algebraiche più forſe che non biſogna; per-
ciocchè n’ ha molte, le quali ſi avvolgono in-
torno a certi argomenti, che per poca attenzio-
ne, che vi ſi ponga, poſſono facilmente ſvolger-
ſi, e così ſciolti, e ſviluppati d’ ogni calcolo,
moſtrano egualmente, ſe non anche meglio, la
forza, e bellezza loro; ma gli algebri ſti voglio-
no veſtir d’ algebra ogni coſa. La maggior
parte poi delle ſupputazioni non ricerca molto
eſame, perciocchè rade volte vengono in con-
troverſia quelle conſeguenze, che ſi commettono
al calcolo, e per lo più ſol ſi dubita di quegli
antecedenti, onde il calcolo deriva; i quali ſe
vi parranno falſi, potete diſprezzare il calcolo;
e ſe vi parranno veri, potete fidarvene, e con-
tentarvi della diligenza, che altri in calcolare
hanno poſta; come un gran Signore, il qual
contento di aver veduto i capi di ciò, che dar
dee et avere, quanto al calcolarne le ſomme s’
affida al computiſta. Ne dico io ciò per diſto-
gliervi da queſte ſupputazioni; che è ben fatto
il farle; ma perchè quelle ſupputazioni non di-
ſtolgano voi dalla quiſtione. Se queſto è, che
voi dite, diſſe allora il Signor Marcheſe, e ſe
l’ andar dietro a tutti quei lunghi calcoli non
è così neceſſario; perchè non potremmo noi qui
ora entrare nella quiſtione, ſpiegandomi voi,