Alberti, Leon Battista, L' architettura

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5955LIBRO SECONDO. cia, & che nel cuocerla il fuoco non ui truoui che conſumare, come ſono i Tufi’
&
le pietre bigiccie, & pallide, che ſono preſſo a Roma ne Fidenati, & ne campi
Albani
.
Biſogna a uolere che la calcina fia lodata da quei, che ſanno, che ella
peſi
il terzo manco, di quel che ella pesò cruda.
Oltre che la pietra ancora, che
per
natura è troppo ſugoſa, o troppo humida, ſi inuetria di modo al fuoco, che
115 non è utile a farne calcina.
Plinio dice che la pietra uerde, cioè il Serpentino
reſiſte
al fuoco grandemẽte;
ma noi ſappiamo certo che il Porfido, non ſolo
ſi
cuoce per le fiamme, ma ſtando in una fornace non laſcia mai cuocere i ſaſsi,
che
gli ſono intorno à baſtanza.
uogliono ancora le pietre che tẽghino di
terra
, perche la calcina poi non rieſce ſtietta.
Ma gli Architettori antichi lo-
2210 dano grandemente la calcina, che ſi fa di pietra molto dura, &
molto ſerrata, &
maſsimo
bianca, &
penſano che queſta non ſia ſcommoda, & a tutti gli altri uſi,
&
nel fare le uolte ancora fortiſsima. Nel ſecõdo luogo lodano quella calcina
che
ſi fa di pietra leggieri in uero, o atta a putrefarſi, ma ſpungnoſa, &
penſano
che
queſta per lo intonicare ſia la migliore, &
piu trattabile delle altre, & che rẽ
3315 da le opere piu ſplendide.
Et io ho ueduto in Francia che gli Architettori
hanno uſata altra calcina, che quella che ſi fa di frombole (raccolte de fiumi)
nericcie
, &
molte dure, che tu direſti, che fuſſero ſelici. Et niente dimeno egli
è
certo che ella nelle opere di pietra, in quelle di mattoni, ha mantenuto
gran
tempo eccellente fermezza.
Io truouo appreſſo di Plinio, che la calcina
4420 che ſi fa delle pietre da fare macini, è molto cõmoda ad ogni coſa, ma io ho uiſto
per
eſperienza, che di quella pietra da Macine, che pare che ſia machiata di goc
ciole
di ſale, per eſſere piu rozza, &
in oltre piu arida, ne ſuccede queſto; ma
di
quella, che è macchiata di ſale, ch’è piu ſerrata, &
che quando ſi lauora
ferro
fa la poluere piu ſottile, ne ſuccede beniſsimo.
Hor ſia la pietra, come ſi
5525 uoglia, la di caua ſarà molto piu utile per fare calcina, che quella, che ſi racco-
glie
;
& migliore ſarà quella, che ſi cauerà di caua ombroſa, & humida, che quella
che
ſi cauerà di una che ſia arida;
piu trattabile di pietra bianca, che di nericcia.
In Francia preſſo alle Regioni marittime delli Edui, per careſtia di pietra fanno
la
calcina di Oſtrighe, &
di cochiglie. E' ancora una ſorte di calcina di Geſſo,
6630 che ſi fa ancor’eſſo di pietre cotte, ancora che e’ dicono che &
in Cipri, & in quel
di
Tebe, il Geſſo ſi caua delle Caue, cotto dal Sole nella ſuperficie della Terra.
Ma ogni pietra che ſe ne fa Geſſo, è differente da quella che ſe ne fa calcina: per-
che
ella è teneriſsima, &
atta a disfarſi ſtroppicciandola, eccetto che una che ſi
caua
in Siria, che è duriſsima.
In queſto ancora è differente, che la pietra per
7735 Geſſo non uuole piu che uenti hore, &
quella per fare calcina non uuole manco
di
ſeſſanta ad eſſere cotta.
Io ho conſiderato che in Italia, ſon quattro ſorti di
Geſſ
o, due che traſpaiono, &
due , di quelle che traſpaiono, l’una è ſimile alle
zolle
dell’ Alume, o piu toſto dell’ Alabaſtro, &
lo chiamano cipollato, per eſſere
fatto
di ſottiliſsimi ſcogli, cõgiunti l’uno ſopra l’altro.
L’altra è ancora ſcaglio
8840 ſa, ma piu preſto ſi aſſomiglia a Sale nericcio, che allo allume.
Quelle ſorti,
che
traſpaiono, ſi aſſomigliano amendue alla creta, molto ſerrata, ma l’una è
alquãto
bianchiccia, &
pallida, l’altra ha meſcolato con queſta pallidezza, colore
roſsigno
, queſte ultime fon piu ſerrate, che le prime, Infra queſte ultime,

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