112108DELLA ARCHITETTVRA
ſendere la ſalute, o libertà.
Eſſendoci ſuperiori gli inimici, o p numero, o per
fortuna; Non approuiamo però il parere di coſtoro, che uollono le loro città
ſpogliate di Mura; nè il parere di coloro ancora, che pare che poneſsino ogni lo
ro ſperanza di difeſa ne le mura de la città. Io niente dimeno, accõſento à Pla-
tone; eſſendo naturalméte qualunche città in ogni momento di tempo, ſempre
115 eſpoſta a pericoli d'eſſer fatta ſuggetta; poiche da la Natura, o da coſtumi de gli
huomini è dato, che neſſuno nè in publico, nè in priuato habbia mai poſto ter-
mine a l'ingordo deſiderio, che ſi ha, de lo hauere, & del poſſedere, piu che quel
lo, che ſi poſsiede; da la qual coſa principalmente, è nata ogni Ingiuria d'armi.
Si che chi negherà che e' non ſi debba aggiugnere guardie a le guardie, & for-
2210 ziſicamenti a forzificamenti ſecondo che altroue habbiamo detto. Quella cit
tà ſarà piu di tutte l'altre capace, che ſarà tonda. Sicuriſsima quella che ſarà cinta
di mura interrotte hor in dentro, & hor in fuori, come dice Tacito, ch'era Hiero
ſolima: Percioche e' tengono per fermo che non ſi poſſa ſenza pericolo entrare
infra due parti che ſportino infuora; nè con certa ſperanza ſi poſsino accoſtar le
3315 Macchine da guerra a le Teſte; auertiremo niente dimeno, a pigliar le commo-
dità, che ci ſi offeriſcono a beneficio di eſſo caſtello, o Terra. La qual coſa hab
bian noi notata, che fecero gli Antichi, ſecondo la opportunità, & ſecõdo la ne-
ceſsità de luoghi. Concioſia che Antio antica città de Latini, per abbracciar il
ſeno del lito mediante le reliquie de le antiche rouine, ſi dimoſtra eſſere ſtata
4420 molto lũga. Il Cairo ſul Nilo dicono ancora che è molto lunga. Palumbrota
città de la India, in Graſij, ſcriue Metaſtene che fu lunga ſedeci miglia, larga tre,
diſteſa a ſecõda de la fiumara. Il circuito de le mura di Babillonia, dicono che
fu quadrangolare. Et Memſi, dicono che haueua le Mura fatte a modo di uno
D. Finalmente qualũche diſegno di circuito tutti approui, Vegetio ſi penſa che
5525 e' ſia aſſai a baſtãza per neceſsità de la coſa, ſe tu farai le mura tanto larghe, che
duoi Soldati armati ſtandoui a la difeſa, poſsino riſcontrandoſi l'un ne l'altro
paſſare ſacilmente ſenza alcuno impedimento: Et ſe le ſaranno tanto alte, che
accoſtateui le ſcale, non ui ſi poſſa ſalire, & ſe le ſi ſaranno con la calcina, & con il
murare tanto ſode, che le nõ cedino a gli Arieti, & a le macchine. Lemacchine
6630 certamente ſono di due ſorti; una è quella, con la quale percotendo, & battedo
ſi gettano a terra le muraglie; L'altra è quella, mediante la quale accoſtãdoſi a le
mura, le ſi ſcalzano ſotto, & ſi rouinano. Prouederaſsi a l'una, & a l'altra in grã
parte, non tanto con un muro quanto con una foſſa. Concioſia che in queſto
luogo, non lodano la muraglia ſe ella non è fondata inſino di ſotto a l'acqua, o
7735 ſopra di un ſaldo maſſo. Mauogliono che eſſa foſſa ſia oltra modo larga, &
oltra modo profonda: Percioche eſſendo coſi, impedirà a la Teſtuggine an-
dante, & a la Torre, o a ſimili altre Macchine, il poterſi accoſtare a la mura-
glia. Et ritrouata l'acqua, o il ſaſlo, ſarà certo fatica indarno, il uolerui far ſotto
Mine. Diſputaſi infra gli huomini di guerra, qual ſia piu utile coſa, o che i foſ-
8840 ſi ſtieno pieni di acqua, o uero aſciutti; & ſi riſoluono che primieramente ſi deb-
ba procurar a lo ſtare ſano de gli habitanti. Dipoi lodano aſſai quei ſoſsi, ne
quali ſe per l'impeto del trarre, ui fia dentro caduto coſa alcuna; ella ſi poſſa
leuare uia in un ſubito, purgando detti foſsi commo diſsimamente;
fortuna; Non approuiamo però il parere di coſtoro, che uollono le loro città
ſpogliate di Mura; nè il parere di coloro ancora, che pare che poneſsino ogni lo
ro ſperanza di difeſa ne le mura de la città. Io niente dimeno, accõſento à Pla-
tone; eſſendo naturalméte qualunche città in ogni momento di tempo, ſempre
115 eſpoſta a pericoli d'eſſer fatta ſuggetta; poiche da la Natura, o da coſtumi de gli
huomini è dato, che neſſuno nè in publico, nè in priuato habbia mai poſto ter-
mine a l'ingordo deſiderio, che ſi ha, de lo hauere, & del poſſedere, piu che quel
lo, che ſi poſsiede; da la qual coſa principalmente, è nata ogni Ingiuria d'armi.
Si che chi negherà che e' non ſi debba aggiugnere guardie a le guardie, & for-
2210 ziſicamenti a forzificamenti ſecondo che altroue habbiamo detto. Quella cit
tà ſarà piu di tutte l'altre capace, che ſarà tonda. Sicuriſsima quella che ſarà cinta
di mura interrotte hor in dentro, & hor in fuori, come dice Tacito, ch'era Hiero
ſolima: Percioche e' tengono per fermo che non ſi poſſa ſenza pericolo entrare
infra due parti che ſportino infuora; nè con certa ſperanza ſi poſsino accoſtar le
3315 Macchine da guerra a le Teſte; auertiremo niente dimeno, a pigliar le commo-
dità, che ci ſi offeriſcono a beneficio di eſſo caſtello, o Terra. La qual coſa hab
bian noi notata, che fecero gli Antichi, ſecondo la opportunità, & ſecõdo la ne-
ceſsità de luoghi. Concioſia che Antio antica città de Latini, per abbracciar il
ſeno del lito mediante le reliquie de le antiche rouine, ſi dimoſtra eſſere ſtata
4420 molto lũga. Il Cairo ſul Nilo dicono ancora che è molto lunga. Palumbrota
città de la India, in Graſij, ſcriue Metaſtene che fu lunga ſedeci miglia, larga tre,
diſteſa a ſecõda de la fiumara. Il circuito de le mura di Babillonia, dicono che
fu quadrangolare. Et Memſi, dicono che haueua le Mura fatte a modo di uno
D. Finalmente qualũche diſegno di circuito tutti approui, Vegetio ſi penſa che
5525 e' ſia aſſai a baſtãza per neceſsità de la coſa, ſe tu farai le mura tanto larghe, che
duoi Soldati armati ſtandoui a la difeſa, poſsino riſcontrandoſi l'un ne l'altro
paſſare ſacilmente ſenza alcuno impedimento: Et ſe le ſaranno tanto alte, che
accoſtateui le ſcale, non ui ſi poſſa ſalire, & ſe le ſi ſaranno con la calcina, & con il
murare tanto ſode, che le nõ cedino a gli Arieti, & a le macchine. Lemacchine
6630 certamente ſono di due ſorti; una è quella, con la quale percotendo, & battedo
ſi gettano a terra le muraglie; L'altra è quella, mediante la quale accoſtãdoſi a le
mura, le ſi ſcalzano ſotto, & ſi rouinano. Prouederaſsi a l'una, & a l'altra in grã
parte, non tanto con un muro quanto con una foſſa. Concioſia che in queſto
luogo, non lodano la muraglia ſe ella non è fondata inſino di ſotto a l'acqua, o
7735 ſopra di un ſaldo maſſo. Mauogliono che eſſa foſſa ſia oltra modo larga, &
oltra modo profonda: Percioche eſſendo coſi, impedirà a la Teſtuggine an-
dante, & a la Torre, o a ſimili altre Macchine, il poterſi accoſtare a la mura-
glia. Et ritrouata l'acqua, o il ſaſlo, ſarà certo fatica indarno, il uolerui far ſotto
Mine. Diſputaſi infra gli huomini di guerra, qual ſia piu utile coſa, o che i foſ-
8840 ſi ſtieno pieni di acqua, o uero aſciutti; & ſi riſoluono che primieramente ſi deb-
ba procurar a lo ſtare ſano de gli habitanti. Dipoi lodano aſſai quei ſoſsi, ne
quali ſe per l'impeto del trarre, ui fia dentro caduto coſa alcuna; ella ſi poſſa
leuare uia in un ſubito, purgando detti foſsi commo diſsimamente;