Alberti, Leon Battista, L' architettura

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2824DELLA ARCHITETTVRA nel monte. Laquale muraglia oltra che ella è bella à vedere, è ancora gagliar-
diſsima, &
ha riſpetto alla ſpeſa. Perche ella fa certo vn muro nõ ſodo tutto,
ma tanto gagliardo, come ſe e’ foſſe ſodo per tutto con tanta larghezza quanta
ſono iui le ſaette delle linee torte.
Piacemi ancora la oppenione di Vitruuio,
la quale io veggo eſſer ſtata oſſeruata da gli antichi architettori in Roma per
115 tutto;
& maſsimo nella muraglia di Tarquino, che vi ſien fatti ſotto barbaca-
ni, ma non oſſeruaron già in tutti i luoghi, che l’un barbacane fuſſe diſcofto dal-
lo altro, quanto era l’altezza di eſſa ſcarpa:
Ma ſecondo che biſognaua alla
ſaldezza ò alla debolezza del monte, gli faceuano hor piu ſpeſsi, &
hora piu ra-
di.
Ho conſiderato ancora che gli Archittetori antichi non ſi contentarono
2210 di vna ſola ſcarpa vicina al loro ſito, ma ne vſarono piu quaſi come gradi,
che inſino alle piu baſſe radici del monte, faceſſero forte &
gagliarde, le ripe
di eſſo monte.
Nè mi fo certo beffe del parer loro. A Perugia quel Riuo
che paſſa infra il monte Lucino, &
il colle della città, per cauare continuamente
rodendo le radici del monte, ſi tira dietro tutta la pendente machina che gli ſta
ſopra:
Donde gran parte della città ſi disfa & rouinati adoſſo. Io certo lodo
3315 grandemente molte capellette, le quali ſono adattate intorno alla pianta della
chieſa grande in Vaticano:
Percioche di queſte quelle che ſon poſte nel caua
to del monte, congiunte alle mura della chieſa;
giouano aſſai & alla fortezza,
&
alla comodità, concioſia che elle ſoſtengono la machina del monte, che con-
tinuamentele aggraua, &
raccolgono la humidità che ſcorre giu peril pen-
4420 dio del monte, &
le impediſcono la via da potere an dare nel tempio: Onde il
prineipal muro della chieſa reſta piu aſciuto, &
piu forte. Et quelle capelle
che dallo altro lato, nel piu baſſo del pendente monte ſon fatte, fermano coni
loro archi tutti il fatto piano di ſopra:
& raffrenando tutte le motte del terre-
no che fuſſero per cadere, poſſono facilmente ſopportarle.
Et ho conſiderato
5525 ancora che quello Architettore, che fece in Roma il tempio di Latona, molto
conſideratamente prouuedde alla opera, &
alla ſcarpa: Percioche egli collocò
talmente lo angolo della pianta adentro nel monte, che ſopra gli ſedeua;
che
due diritte mura reggono la ſopraſtante forza del peſo:
& con hauerli meſſo
arincontro il detto angolo, diuiſe, &
ſcõpartì la moleſtia che gli ſta ſopra. Ma
6630 poi che noi habbian cominciato à celebrare le lodi de gli antichi, che edifica-
rono con ſauio conſiglio, io non vo laſciare indietro quel che mi ſouuiene, &

che fa molto à quefto propoſito.
Neltempio di S. Marco è vno ordine d’u-
no Architettore molto vtile, hauẽdo egli affortificato molto il ſuolo del tempio
lo laſciò pieno di molti pozzi, accioche ſe per ſorte ſi generaſsino alcuni fiati,
7735 ò vapori ſotto terra e’ trouaſſero facilmente via da vſcirſene.
Finalmente tut-
ti quei piani che tu farai, coperti di alcuna copertura, è di neceſsità che tu gli pa
reggi à vn piano:
ma à quelli che hanno da reſtare allo ſcoperto, non ſi ha à dare
piu pendio, che quel che baſti à ſcolare le pioggie, ma di ciò ſia detto à baſtanza,
&
ſorſe piu che non ſi ricerca in queſto luogo. Percioche la maggior parte di
8840 queſte coſe, che noi habbiamo dette s’aſpettano alle mura.
Ma e’ ci è auue-
nuto, che quelle coſe che ſon quaſi per lor natura congiunti, noi ancora nel par
larne, non le habbiamo ſeparate.
Reſtaci à trattare dello ſcompartimento.

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