Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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5852DIALOGO nella più riſtretta; ma ſolo ſi è detto, che non è tanta la dif-
ferenza
, quanto vno ſi penſa.
Non poi mai eſperimen-
tato
ſe il medemo cono di materia, che deſcenda nell’acqua,
paſſi
il medemo ſpacio più velocemente, e quanto, mouen-
doſi
con la punta all’ingiù, che con la baſe.
Parmi però bene
(ſe vi è queſta differenza, che hora dirò non ſapere ſe vi ſia,
ne
quanta) andar inueſtigando doue poteſſe naſcere;
il che
ne
ſuccederà, ſe conſideraremo quanto occora nell’ vna, e
nell’altra
maniera.
Imaginiamoſi adunque il vaſo A D, ripieno d’acqua, ò d’altro
liquido
, &
in eſſo il cono EFG, immerſo che ſia diſceſo ſino
in
HKI.
Queſto hauerà alzato l’acqua OHKIPF, che ſarà ſa-
lita
a riẽpire ſpacio del fruſto conico EOPG, la quale HI,
ſe
ſarà viciniſſima all’EG, di modo che paſſi per il punto fi-
ſico
immediato, ne diſti da eſſa, che per vn ſol punto fiſico,
all’hora
l’acqua cacciata OHKIPF, ſe bene ſarà geometrica-
mente
vn corpo, ſe potrà pigliare come vna ſuperficie fiſica,
eguale
alla ſuperficie conica EFG;
& il fruſto conico EOPG,
che
hauerà riẽpito, ſarà eguale fiſicamẽte al circolo EG, baſe
del
cono.
Queſt’acqua poi viene alzata dalla preſſione, che
14[Figure 14] il cono con tutta la ſua ſuperficie EFG, ſopra l’acqua, ſi che
ogni
portione min ma della ſuperſicie preme vna minima
portione
dell’acqua;
e tutta queſta ſaliſse a formare vn cir-
colo
eguale alla baſe.
E perche la diſceſa ſi

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