Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei
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2822_DIALOGO_ Galileo in ſimil propoſito, nel quale anco aſſegna certa ra-
gione.
Laſcino ch’io lo cerchi. Eccolo _à carte 34. de medemi_
_gallegianti.
Il dir poi, dice egli, che l’acqua poſſi accreſcer peſo alle_
_coſe, ch’in eſſa sijno collocate è falſiſſimo, perche l’acqua nell’ acqua_
_non bà grauità veruna, poiche ella non vidiſcende_.
Ecco adunque
la cagione:
non diſcende, adunque non ha grauità.
_Conte_. Caro Sig. Ofredi mi facia vn fauore; s’al zi da queſta ſedia,
ſopra la quale ſiede, e vadi ponerſi a ſedere ſopra quel tauo-
lino, ſopra il quale vi ſono quelli tomi dell’ Atlante.
_Ofred_. Io non la ſeruirò già in queſto, perche io non la voglio
far ridere con la mia caduta, a riſchio anco di rompermi il
collo, ouero almeno di ſtroppiarmi.
_Conte_. Non vi è pericolo. Di che teme?
_Ofred_. V. S. hà volontà di burlare. Mò non vede li piedi ſottili
del tauolino, li quali appena poſſono ſoſtenere il peſo delli
Libri, che vi ſono ſopra?
Che ſarà quando v’aggiunga quel.
Io del mio corpo, che non è così picciolo?
_Conte_. Non temi di queſto, perche li Libri iui non peſano.
_Ofred_. Come non peſano? Sò che peſano beniſſimo.
_Conte_. Non peſano certo, s’è vera la conſeguenza, non diſcen-
dono, adunque non peſano.
_Ofred_. Intendo. Vuol dir V. S. che ſi come peſano, ſe bene non
diſcendono impediti dal tauolino, così anco l’acqua, e l’aria
poſſono peſare, e in queſta, e in quella, ſe bene non diſcendo-
no, impedite dal momento di quella, che con la loro diſce-
ſa dourebbero cacciare dal proprio luogo.
Ma laſciamo paſ-
ſare queſta conſeguenza, e vediamo quello che il Galileo
ſoggiunge in confermatione di ciò, _Anzi,_ dice egli.
_ſe vorremo_
_ben conſiderare quello, che facia qualunque immenſa mole d’acqua,_
_che ſia ſoprapoſta ad vn corpo graue, che in quella ſia locato, troua-_
_vemo per eſperienza, ch’ella per l’oppoſito, più to ſto gli diminuiſſe in_
_gran parte il peſo, e che noi potremo ſoleuar tal pietra grauiſſima dal_
_fondo dell’ aqua, che rimoſſa l’acqua non la potremo altrimente alza_.
_re._ Queſte dottrine ſono veriſſime; onde biſogna dire, che
anco ſia vero, che l’acqua, e molto meno l’aria nell’acqua
non grauitino.
_Matem_. Io non m’arrogo di decidere, e determinare ſopra la ve.
rità, ò falſità di queſte dottrine: bene io direi così.

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