Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

Table of contents

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[21.] D’vn principio cauato dalla Proſpettiua per le coſe ſuſſeguenti. Cap. VII.
[22.] Come ſi adatti questo principio anco alli Specchi, che non ſono piani. Cap. VIII.
[23.] Corollario.
[24.] Delle ammirabili proprietà delle Settioni Coniche, incomincian doſi dalla prima Parabola. Cap. IX.
[25.] Dimoſtratione.
[26.] Corollario.
[27.] Della ſeconda proprietà dalla Parabola. Cap. X.
[28.] Eſſempio.
[29.] Dimostratione.
[30.] Della terza proprietà della Parabola. Cap. XI.
[31.] Dimoſtratione.
[32.] Corollario.
[33.] Della quarta proprietà della Parabola. Cap. XII.
[34.] Dimostratìone.
[35.] Altra Dimoſtratione ſopra la decima Figura.
[36.] Quali, e quanti ſiano nell’Iperbola, Eliſſi, & Op-poste Settioni i punti, che ſi chiamano foshi di quelle. Cap. XiII.
[37.] Della prima proprietà dell’Iperbola. Cap. XIV.
[38.] Dimoſtratione ſopra la àuodecima figura.
[39.] Corollario.
[40.] Della ſeconda proprietà dell’Iperbola. Cap. X V.
[41.] Dimostratione.
[42.] Della terza propriet à dell’Iperbola. Cap. XVI.
[43.] Dimostratione.
[44.] Corollario.
[45.] Della quarta proprietà della Iperbola. Cap. XVI.
[46.] Della prima proprietà dell’Eliſſi. Cap. XVII.
[47.] Dimostratione.
[48.] Della ſeconda proprietà dell’Eliſſi. Cap. XVIII.
[49.] Della terza proprietà dell’Eliſsi. Cap. X. X.
[50.] Dimostrationt.
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211
INTRODVTTIONE
Alla materia da trattarſi,
Nella quale ſi diſcorre d’onde habbi hauuto origine
la dottrina delle Settioni Coniche.
FV@ da gli antichi Filoſofi, che di
ben regolare le operationi hu-
mane ſi preſero cura, in tãto pre-
gio, e ſtima tenuto ſempre il tem-
po, che non ſolo con eleganza di
parole, ma con induſtrioſe operationi ancora,
non mancorno giamai di farne capaci, quan-
to importaſſe il ben compartirlo nelle noſtre
attioni.
Così ſolea dir Democrito quello eſ-
ſere vna pretioſiſſima ſpeſa.
Talete lo chia-
maua ſapientiſſimo in natura.
Seneca lo com-
paraua ad vn fiume rapidiſſimo.
Biante di-
ceua douerſi talmente diſpenſare, come ſe aſ-
ſai, e poco doueſſimo campare.
Marco Var-
rone riſolutamente affermaua nõ eſſerui per-
dita più graue di quella del Tempo;
onde il
Prencipe de’Poeti di queſto irreparabil dan-
no ci volſe amm onire anch’egli nel 3.
della@.
Geor. dicendo.

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