Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

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3010Delle Settioni perficie deſcritta dalla detta linea, ſi chiame-
rà ſuperficie conica, e Cono ſi dirà il ſolido
rinchiuſo dalla detta ſuperficie, e dal circolo
propoſto, qual vien chiamato baſe del Cono,
e cima il ponto ſoprapreſo;
aſſe poi vien det-
ta la retta linea, che congiunge eſſa cima con
il centro del circolo, che è di lui baſe, quale,
quando ſtà perpendicolarmente ſopra la baſe,
fà, che il Cono ſi chiami equicrure, e quando
ſia inchinato ſopra di quella, fà, che ſi dica Co-
no ſcaleno;
di quelli s’intende la definitione
d’Euclide, e di queſti quella d’Apollonio, dẽ-
tro la quale vengono parimẽte rinchiuſi i Co-
ni d’Euclide, per eſſer queſta più vniuerſale,
e però baſterà, che noi ci appigliamo à que-
ſta, per farci capaci d’ambedue le ſorti de’Co-
ni in vn ſol colpo, il che più chiaramente s’in-
tenderà dalle quì poſte figure.
Eſſempio ſopra la prima Figura.
S Ia il triangolo, A B E, che hà l’angolo, A E B,
retto, e riuolgaſi eſſo triangolo, A B E, intor-
no all’, A E, fiſſa, ſin che ritorni di onde ſi par-
tì;
la, B E, adunque deſcriuerà il circolo, B G,

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