Cataneo, Girolamo, Opera del misurare di M. Girolamo Cataneo Novarese libri II : nel primo s'insegna a misurar, e partir' i campi ; nel secondo a misurar le muraglie, imbottar grani, vini, fieni, e strami ; col liuellar l' acque, & altre cose 'necessarie a gli agrimensori

Table of contents

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[11.] QVARTA DIFFINITIONE.
[12.] QVINTA DIFFINITIONE.
[13.] SESTA DIFFINITIONE del corpo.
[14.] Hauendo fin qui eſpoſto quelle diffinitioni, ſarà a ba-ſtanza, per l’altre in quel modo, che ſono poſte da Eucli-de ſenza aggiungerui alcuna dichiaratione, con-cioſiache talmente da ſe ſono chiare, & fa-cili, che non hanno biſogno d’eſſere eſpo-ſte; Seguiròa ragionare di quelle coſe che alſcopo, & particolar noſtro s’appartengono.
[15.] DELLE RAPPRESENTATIONI DE NVMERI DEL MISVRAR LE TERRE.
[16.] LIBRO PRIMO.
[17.] RAPPRESENTATIONE GEOMETRICA, perche cauezzi, fia cauezzi fanno quarti di Tauole.
[18.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE CA- uezzi fia braccia, fanno mezi piedi.
[19.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE cauezzifia oncie fanno meze oncie.
[20.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE CA- uezzo fia punto, fanno mezo punto.
[21.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE braccia fia braccia, fanno oncie.
[22.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE braccia fia oncie fanno punti.
[23.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE braccia fia punti, fanno atomi.
[24.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE oncie fia oncie, fanno atomi.
[25.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE oncie fia punti fanno minuti.
[26.] RAPPRESENTATIONE, PERCHE punti fia punti fanno momenti.
[27.] PRIMO ESSEMPIO, DEL MOLTIPLICA-re la larghezza, con la lunghezza del quadrangolo rett’angolo: per hauere la ſua ſuperſicie d’vna pezza diterra.
[28.] Prima Figura.
[29.] PRIMA RAGIONE, DELLA prima figura.
[30.] Seconda Figura.
[31.] SECONDA RAGIONE, DELLA ſeconda figura.
[32.] Prima moltiplicatione del moltiplicare li cauezzi della larghezza, con tutta la lunghezza.
[33.] TERZA RAGIONE, DELLA prima figura.
[34.] QVARTA RAGIONE, DELLA ſeconda Figura.
[35.] QVINTA RAGIONE, DELLA terza Figura.
[36.] SESTA RAGIONE, DELLA quarta Figura.
[37.] SETTIMA RAGIONE, DELLA quinta Figura.
[38.] OTTAVA RAGIONE DELLA Nona Figura.
[39.] NONA RAGIONE DELLA Nona Figura.
[40.] DECIMA RAGIONE.
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16PROEMIO. dichiarando che ben’inteſe queſte, l’altre coſe poi ſi ren-
deranno
più facili.
Etaccioche meglio ſi poſſa intendere,
quanto
ſi dirà intorno à queſte diſſinitioni &
principij, giu-
dico
eſſere non ſolo pertinente al noſtro propoſito;
ma
etiandio
neceſſario primatrattare qual ſia il ſuggetto, &
la
matteria
, cerca la quale verſa il Geometra, concioſia che
dalla
intelligenza di queſto ſi apporterà gran luce alle coſe,
le
quali ſi diranno nel progreſſo di tutta l’opra.
Verſano tut
te
le arti matematiche intorno alla quantità, ma tra ſe ſono
diſſerenti
;
altre per le diuerſe nature della quantità conſi-
derata
;
& altre per il modo del conſiderarle. La quantità,
come
è noto à ciaſcheduno, altra è continua, altra è diſcre-
ta
;
Continua quantità è quella, le cui partitra ſe ſono vnite
&
congiunte per vn termine commune ad eſſe parti, la qual
diffinitione
per mezo delli eſſempi ſirenderà chiara;
conti-
nua
quantità, ſono, linea, ſuperſicie, &
corpo (laſciando ho
ra
da parte il tempo, &
il moto, come quelli, che al noſtro
propoſito
non fanno) ma il punto non è quantità, ne parte
di
quantità, ma ſolo principio, ò termine d’alcuna quanti-
continua, come poco dapoi ſi dirà:
& per queſta cagione
il
punto è compreſo ſotto la quantità continua;
perche ſi
comprende
nella diffinitione d’alcuna ſorte di quãtità con-
tinua
, nead altro genere ſi può accommodare;
Eſſendo adũ
que
la linea, la ſuperficie, &
il corpo, quantità continua da-
ta
di ſopra.
Et prima nella linea, io dico che la linea
A------------------B.
è quantità continua, perche piglian-
do
con la imaginatione due parti d’eſſa, &
diuidendola nel
punto
c, come ſi vede la linea A -----------C----------B
la
parte A C, ſi vniſce &
ſi congiunge con l’altra parte C B,
nel
punto C, il quale è commune termine della parte A C,
&
dell’altra parte C B, talmente che’l punto c, e fine della
parte
A C, &
principio dell’altra C B, per tanto diremo, che
ogni
linea è quantità continua;
percioche prendendo con
la
imaginatione qual ſi voglia parte dieſſa linea, queſta

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