1chinamento e le difficoltà che si presentavano nel sollecito studio di miglio
rarlo. Ma pure eran tutte quelle difficoltà, ch'ei si riprometteva di supe
rare, e ch'egli avrebbe forse superato di fatto, se non gli fosse sopraggiunta
in questo mezzo tempo la morte.
rarlo. Ma pure eran tutte quelle difficoltà, ch'ei si riprometteva di supe
rare, e ch'egli avrebbe forse superato di fatto, se non gli fosse sopraggiunta
in questo mezzo tempo la morte.
Figura 19.
infecondi di ogni utilità per la vita
civile o domestica, e per la scienza.
Era preordinato che que'progetti
non dovessero aver la loro esecu
zione in Italia e Galileo stesso parve
che fosse di ciò presago quando,
nella sopra allegata Lettera al Rea
lio, scriveva che, sul fondamento
del suo pendolo, qualcuno di quegli
Olandesi, fra'quali erano uomini
squisitissimi e ingegnosissimi in fab
bricare Oriuoli e altre macchine am
mirande, avrebbe trovato conse
guenze più sottili di quelle ch'ei
non si sarebbe potuto immaginare.
infecondi di ogni utilità per la vita
civile o domestica, e per la scienza.
Era preordinato che que'progetti
non dovessero aver la loro esecu
zione in Italia e Galileo stesso parve
che fosse di ciò presago quando,
nella sopra allegata Lettera al Rea
lio, scriveva che, sul fondamento
del suo pendolo, qualcuno di quegli
Olandesi, fra'quali erano uomini
squisitissimi e ingegnosissimi in fab
bricare Oriuoli e altre macchine am
mirande, avrebbe trovato conse
guenze più sottili di quelle ch'ei
non si sarebbe potuto immaginare.
Nell'anno 1658 infatti usciva al
l'Aja, dall'officina di Adriano Ulacq,
un libretto di poche pagine intitolato
Horologium, in cui l'autore che era
Cristiano Huyghens descriveva il
modo di ridur con leggerissime tra
sformazioni i vecchi orologi a ruote,
ne'nuovi orologi regolati col pen
dolo. Ismaele Boulliaud dava di Pa
rigi, il di 28 Febbraio 1659, nuova
della pubblicazione al principe Leo
poldo de'Medici, così scrivendo:
“ Sunt aliquot menses cum scripto
edito, additaque figura Horologium
a se inventum explicuit Christia
nus Hugenius et Hagae Comitis in
Batavia edidit ” (MSS. Cim. T. XVI,
c. 134). A un tal annunzio entrato il Principe in gran curiosità di sapere
qual relazione avesse questa nuova macchina con quella proposta già da Ga
lileo, mandò a richieder di quel libretto lo stesso Boulliaud, e avutolo e let
tolo, forse perchè era difficile averne un altro esemplare stampato, lo fece
trascrivere a ma per Vincenzio Viviani, in un quinternetto che si trova
mserito da arte 115-23 nel Tomo CXXXVIII de'Manoscritti appartenenti,
fra'Discepoli di Galileo, allo stesso Viviani. Non è possibile che egli, testi-
l'Aja, dall'officina di Adriano Ulacq,
un libretto di poche pagine intitolato
Horologium, in cui l'autore che era
Cristiano Huyghens descriveva il
modo di ridur con leggerissime tra
sformazioni i vecchi orologi a ruote,
ne'nuovi orologi regolati col pen
dolo. Ismaele Boulliaud dava di Pa
rigi, il di 28 Febbraio 1659, nuova
della pubblicazione al principe Leo
poldo de'Medici, così scrivendo:
“ Sunt aliquot menses cum scripto
edito, additaque figura Horologium
a se inventum explicuit Christia
nus Hugenius et Hagae Comitis in
Batavia edidit ” (MSS. Cim. T. XVI,
c. 134). A un tal annunzio entrato il Principe in gran curiosità di sapere
qual relazione avesse questa nuova macchina con quella proposta già da Ga
lileo, mandò a richieder di quel libretto lo stesso Boulliaud, e avutolo e let
tolo, forse perchè era difficile averne un altro esemplare stampato, lo fece
trascrivere a ma per Vincenzio Viviani, in un quinternetto che si trova
mserito da arte 115-23 nel Tomo CXXXVIII de'Manoscritti appartenenti,
fra'Discepoli di Galileo, allo stesso Viviani. Non è possibile che egli, testi-