A questo modo fluttuando il raggio luminoso per l'urto ricevuto, nel
rasentare o il corpo opaco intraversato o gli orli del foro, si vengono a pro
durre secondo il Grimaldi le frange alterne e colorate che si osservano
ne'due sopra citati esperimenti. “ Quid enim aliud est multiplex illa con
geries luminis per series lucidas multiformiter collecti, nisi effectus agita
tionis qua lumen undose glomeratum amittit uniformem illam sui diffusio
nem, qua solet aequabiliter spargi, ideoque dum terminatur super tabella
candida non exhibet amplius illustrationem uniformiter expansam, immo vero
illam reddit tractibus dissimilibus intercisam et diversis gradibus lucis di
scriminatam? ” (ibi, pag. 17, 18).
rasentare o il corpo opaco intraversato o gli orli del foro, si vengono a pro
durre secondo il Grimaldi le frange alterne e colorate che si osservano
ne'due sopra citati esperimenti. “ Quid enim aliud est multiplex illa con
geries luminis per series lucidas multiformiter collecti, nisi effectus agita
tionis qua lumen undose glomeratum amittit uniformem illam sui diffusio
nem, qua solet aequabiliter spargi, ideoque dum terminatur super tabella
candida non exhibet amplius illustrationem uniformiter expansam, immo vero
illam reddit tractibus dissimilibus intercisam et diversis gradibus lucis di
scriminatam? ” (ibi, pag. 17, 18).
Così veniva il Grimaldi ad adempiere tutt'insieme l'ufficio di osserva
tore attentissimo e di Filosofo, non contentandosi di descrivere solamente
il fatto, ma studiandosi di più di rendere qualunque ella si fosse, una ra
gione del fatto. Ripensando che la camera oscura era forse lo strumento ot
tico più maneggiato e del più semplice artificio di tutti gli altri, e che no
nostante a nessuno era riuscito di assottigliar così il senso e di aguzzare
l'ingegno a vedervi quel che il Grimaldi ci vide, nò nelle immagini spet
tacolose, ma nel semplice raggio, si riconoscerà nel nostro Autor bolognese
l'iniziatore di quella nuova arte di finissimi ottici esperimenti, che dovevan
di tanta gloria circondare il Newton e poi più tardi l'Young, il Malus, il
Fresnel. Ma a dover riguardare il Grimaldi come tale e a confermargli il
merito insigne d'avere aperto all'Ottica nuovi larghi campi, ne'quali si sa
rebbero tanto gloriosamente esercitati i sopra detti stranieri, s'aggiunge alle
descritte un'altra scoperta, simile nella natura, e di pari novità ma supe
riore nella maraviglia.
tore attentissimo e di Filosofo, non contentandosi di descrivere solamente
il fatto, ma studiandosi di più di rendere qualunque ella si fosse, una ra
gione del fatto. Ripensando che la camera oscura era forse lo strumento ot
tico più maneggiato e del più semplice artificio di tutti gli altri, e che no
nostante a nessuno era riuscito di assottigliar così il senso e di aguzzare
l'ingegno a vedervi quel che il Grimaldi ci vide, nò nelle immagini spet
tacolose, ma nel semplice raggio, si riconoscerà nel nostro Autor bolognese
l'iniziatore di quella nuova arte di finissimi ottici esperimenti, che dovevan
di tanta gloria circondare il Newton e poi più tardi l'Young, il Malus, il
Fresnel. Ma a dover riguardare il Grimaldi come tale e a confermargli il
merito insigne d'avere aperto all'Ottica nuovi larghi campi, ne'quali si sa
rebbero tanto gloriosamente esercitati i sopra detti stranieri, s'aggiunge alle
descritte un'altra scoperta, simile nella natura, e di pari novità ma supe
riore nella maraviglia.
“ Aperiantur in fenestra cubiculi obscurati duo parva foraminula tanto
intervallo disiuncta ut duo luminosi coni a Sole per ipsa illabentes in ma
gna distantia post fenestram concurrant solum ex parte, ideoque in candida
tabella illos ibi orthogonaliter secante appareant circulares bases conorum
invicem ex parte permixtae, ut sunt in adiecta figura 38 circuli duo ABCD,
103[Figure 103]
intervallo disiuncta ut duo luminosi coni a Sole per ipsa illabentes in ma
gna distantia post fenestram concurrant solum ex parte, ideoque in candida
tabella illos ibi orthogonaliter secante appareant circulares bases conorum
invicem ex parte permixtae, ut sunt in adiecta figura 38 circuli duo ABCD,
103[Figure 103]
Figura 38.
et AECF se intersecantes, ha
bentesque commune segmen
tum ADCF. Claudatur deinde
unum ex foraminibus et obser
vetur conus per alterum intro
missus, quomodo scilicet basis
illius terminetur. Apparebit
enim in eius circulo ambitus
ABCD obscurus in comparatio
ne luminis cadentis super me
dias partes eiusdem circuli, ita ut circa ipsum manifeste videatur velut armilla
obscura minus ac minus habens luminis in sui partibus magis accedenti-
et AECF se intersecantes, ha
bentesque commune segmen
tum ADCF. Claudatur deinde
unum ex foraminibus et obser
vetur conus per alterum intro
missus, quomodo scilicet basis
illius terminetur. Apparebit
enim in eius circulo ambitus
ABCD obscurus in comparatio
ne luminis cadentis super me
dias partes eiusdem circuli, ita ut circa ipsum manifeste videatur velut armilla
obscura minus ac minus habens luminis in sui partibus magis accedenti-