Tartaglia, Niccolò, La nova scientia de Nicolo Tartaglia : con una gionta al terzo libro

Table of figures

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[11] C B D E A F
[12] A B
[13] C D
[14] F E G
[15] B C A D
[16] C E E M I D C G H K N A O P O O O B B B
[17] B A C D
[18] B A D E C
[19] R B D A E K F G C
[20] C A E H D D H D
[21] K H G E A F B D G
[22] C A B K B H E D G
[23] O M G N L H Q E P A B F I O D G OK
[24] F A E N P T M F D O O G OK
[Figure 25]
[26] O C A F E D P
[27] F C G B E D A
[28] C H E T K F L G B D A
[29] A B E D C
[30] A B K E M D G L H I O N F C
[31] N M C D A B
[32] A M K N E G F D C
[33] A H N K N I E G F D C B
[34] A N T P F D C B
[Figure 35]
[36] A E B G K H C F DL O N P M
[37] F G E B L H I C D E B C A D
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6931TERZO. to lo ſcritto quadretto del quale ogni mita del lato del ſecido, è diuiſo ſolamẽte
in ſie parti, ma per accordarſe con quello che ſe ha da dire, ſupponeremo che
ciaſcaduno di queſti uaia per doi ponti.
l numero di detti ponti per la ſtretez
za del ſpacio non ui ſe ſono potuti accomodar, ma baſta a ſaper che doue finiſ-
ſe il primo ponto dal.
e. uerſo. b. ſe gli pone. i. & doue finiße il ſecondo ui ſi gli
mette.
2. & coſi ꝓcedendo per ſin in 12. elqual 12. ponto uien a terminare nel
angolo.
b. del ſecondo quadrato il medeſimo ſi debbe fare nellíaltra mitta uerſo
a.
cioè nel fin del primo ponto dal. e. uerſo. a. m tterui. 1. & in fin del ſecondo. 2
& coſi andar ꝓcedẽdo per fin in 12.
ilqual 12. uien a fenire nel angolo. a. del ſe
condo quadrato, & tutto queſto che ſe È detto del lato.
a b. del detto ſecondo
quadrato ſi debbe intendere & fare in li altri tre lati.
a c. c d. &. d b. del det-
to ſecondo quadrato, cioÈ principiar a numerar alli ponti di mezzo, cioè.
g f h.
del detto ſecondo quadrato & fenir nelli angoli.
a b c d. & biſogna aduertire,
come diſopra fu detto, che li detti numeri di ponti uogliono eßer posti in quelli
interualli che ſono ſra li lati del primo quadro, & quelli del ſecondo.
Oltra di queſto biſogna far una dioptra, ouer traſguardo ilqual traſguardo uo-
lendo far de un pezzo ſolo el ſi debbe tuor quella lamina di ottone, ouer di ra-
me piana, & tirar in q̃lla (ci una rega iuſtisſima) una linea retta longa quan
to che è il diametro del quadrato del iſtromẽto qual in queſto caſo ſaria quãto
che è dal.
a. al. d. ouer dal. b. al. c. & queſta tal linea ſuppono che ſia la retta. l m
& q̃ſta ſia diuiſa in due parti eguali in pito.
n. & ad angoli retti con uníaltra
retta linea, a q̃lla eguale laqual pigo ſia la.
o p. et ſopra il pito. n. faccio un cir
coletto picolo, et unaltro ſimile & eguale a quello ne ſia deſcritto in cadauna
iſtremita di queſte due linee, cioè ſopra li piti.
l m. o p. et di queſta figura cauar-
ne fuora quattro brazza in croce perfetta, ma talmente che il corpo de cadau
no di queſti quattro brazza ſia al contrario del uoſtro contrapoſito come di
ſotto ſi uede in figura.
36[Figure 36]A E B
G K H
C F D
L O
N
P M
Ma biſogna uſar diligẽtia, che q̃lli lati che paſſano ꝑ il cẽtro. n. ſiano rettamen
te tagliati, liquali lati uengo no a eſſer le prime due linee tirate nel principio,

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