Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1ciò si dichiarava l'Autore che la legge fondamentale della Calottrica era,
secondo
lui, per via geometrica indimostrabile.
Per non dimostrabile altri­
menti
che dal fatto sperimentato l'ebbe pure Tolomeo, come si par dal Teo­
rema
XLV del I Libro Degli Specchi, e l'ebbe altresì per tale Alhazeno,
nelle
proposizioni X e XVIII del suo IV Libro.
altra via da'suoi illustri
predecessori
seppe tener Vitellione, il quale si trattiene assai lungamente,
nella
proposizione IX del suo V Libro di Prospettiva, a descrivere lo stru­
mento
in quo modi omnium reflexionum a quibuscumque regularibus spe­
culis
instrumentaliter declarantur (Edit.
cit., pag. 123). Proponendosi egli
infatti
nel seguente Teorema X, di dimostrar l'uguaglianza che passa tra
gli
angoli dell'incidenza e quelli della riflessione, non sa trovare altra mi­
glior
via della sperimentale, applicandovi lo strumento da prima così mi­
nutamente
descritto: “ In speculis planis (così viene enunciato quel X Teo­
rema
) radii oblique incidentis, fit ad aliam partem reflexio, semperque
angulum
incidentiae aequale esse angulo reflexionis experimentaliter com­
probatur
(ibi, pag.
124).
Figura 3.
che
scende, e, tanto si diparte dal cader della pietra
in
igual tratta, come mostra esperienza ed arte....
(Purg.
XV, t. 6, 7).

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