Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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Ma il Viviani, ben persuaso della peripatetica caponaggine del Rinal­
dini
, e aspettandosi che, come aveva già fatto perdere la pazienza a quello
stizzoso
del Borelli volesse seguitar a mettere a più duro cimento la sua,
si
studiava di persuader colle seguenti parole l'amico e il collega della ve­
rità
delle ragioni e dei fatti osservati intorno alla virtù che ha il calore di
dilatare
i corpi: “ Il dubbio di V. S. E. fondato sull'effetto del chiavistello,
veramente
mi giunge nuovo, perchè mi credevo che, per dimostrare l'al­
largamento
e stringimento del vaso, mediante il caldo e il freddo, non si po­
tesse
far più che trovar modo di toccarlo con mano, come ultimamente ci
ha
fatto osservare S. A. S. per mezzo di quell'anima di metallo applicata
dentro
l'anello pur di metallo ora caldo ed ora freddo.
Se dunque il senso
del
tatto non gli par giusto giudice, giacchè ella attribuisce l'effetto del me­
glio
giocar del maschio nell'anello riscaldato, all'attenuazione dell'aria in­
clusa
tra l'uno e l'altro cagionata dal calor dell'anello; consideri di grazia
V
. S. se gli par di prestar più fede ad alcuno degli altri sensi.... Io ho
tese
all'unisono due corde di rame di ugual lunghezza e giustezza .... ed
assai
distanti fra loro, sotto una delle quali ho rappresentato un caldanuzzo
con
poco fuoco per riscaldarla, e toccata l'una e l'altra nel medesimo tempo,
ho
sempre osservato, insieme con molti altri ai quali ho conferita questa
esperienza
, che la corda riscaldata ingravisce notabilmente di suono....
Quanto
poi al senso della vista, ho preso un filo o corda di rame delle più
grosse
da clavicembalo ben ricotta .... e ad una delle sue estremità ho at­
taccata
una palla di piombo .... e, formato così un pendolo, sotto alla palla
ho
accomodato una lastra di vetro distante la grossezza di un testone.
Ho
di
poi, mentre tal pendolo stava fermo, o quando aveva poco moto, acco­
stata
la fiamma d'un moccolino al fil di rame, scorrendo in giù e in su
colla
mano, e ho mille volte osservato e veduto patentemente che appena
riscaldato
il filo la palla arrivava a toccare il vetro, e rimossa la fiammella
tornava
immediatamente a discostarsene all'altezza di prima.... Per la qual
dimostrazione
(dell'effetto dell'introduzione de'calidi) mi sarei persuaso che
il
solo e semplice effetto di veder, nell'atto dell'immersione della boccia
nell
'acqua calda, abbassar giù per il collo l'acqua inclusa, e per il contra­
rio
alzar per l'immersione della medesima boccia nell'acqua fredda;....
fosse
stata prova bastante.... Ma già parmi che omai si possa concludere
il
signor Borelli avere intorno a questo effetto ottimamente discorso (MSS.
Gal
.
Dis. T. CXLII, c. 31, 32).

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